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Gli spagnoli nelle Isole Molucche: 1606-1663/1671-1677. La storia della presenza spagnola nelle isole delle spezie
Scritto da Marco Ramerini. 2005-2020/23
CAPITOLO SETTIMO: IL GOVERNO DI LUCAS VERGARA GABIRIA, Aprile 1617-Febbraio 1620
L’ARRIVO DI LUCAS VERGARA GABIRIA A TERNATE
Nell’aprile 1617 una galea venne inviata da Manila per avvertire Don Jeronimo dei nuovi avvenimenti1 e per informarlo della necessità della sua presenza a Manila. La galea inviata era carica di provviste e materiale per le guarnigioni, c’erano infatti 10.000 pesos, 4.500 pezzi di stoffa, un buon quantitativo di riso e vino oltre ad alcune giare di polvere da sparo. Forse si fa riferimento a questo nel documento Meritos di Juan de Acevedo quando si parla che nel 1617, Juan de Azevedo, fu a capo del soccorso che venne inviato a Ternate composto da una sola nave. 2
Venti giorni dopo vennero inviati anche tre “pataches”, essi trasportavano più di 3.000 cesti di riso, con vino e carne, una quantità di vestiti, 6.000 pesos, 4 pezzi da 18 (pezzi d’artiglieria), diverse giare di polvere da sparo, delle palle di cannone e diverse altre cose necessarie per i forti. Questo nuovo carico di materiale viene descritto nei documenti delle Molucche come il più grande carico di aiuti e materiale da diversi anni a questa parte. Si imbarcò con queste navi anche il nuovo governatore di Ternate Lucas de Vergara Gabiria, un veterano delle Molucche, che già aveva svolto le funzioni di governatore delle isole per circa un anno (vedi capitolo 4). 3
Vergara Gabiria giunse a Ternate il 26 aprile 1617 con tre imbarcazioni che portarono i rinforzi per le guarnigioni delle isole. Con lui arrivarono 30 soldati. Il nuovo governatore si preoccupò subito delle condizioni delle truppe dando loro vestiti e paga, queste attenzioni di Vergara Gabiria verso i soldati delle guarnigioni portò il gesuita Manuel Ribeiro a dichiarare in una sua lettera che il nuovo governatore “el año pasado con su ida a Terrenate resucitó aquella tierra” 4 Il nuovo governatore di Ternate era considerato un buon soldato ma di tempera severa. 5
SPEDIZIONE SPAGNOLA A CELEBES (SULAWESI)
Il nuovo governatore cercò fin da subito di attenuare il problema cronico degli approvvigionamenti di cibo. Allo scopo di rendere più sicuro l’afflusso di provviste dall’isola di Celebes, gli spagnoli decisero di costruire una fortezza a Manados, a questo fine venne inviata probabilmente nel maggio 1617 da Vergara Gabiria una spedizione composta da 10 soldati sotto gli ordini di Francisco Melendez e da due gesuiti (i due gesuiti erano Gianbattista Scalamonti e Cosme Pinto). Gli spagnoli costruirono un piccolo posto fortificato. 6 Nel 1618 gli spagnoli stabiliscono cordiali relazioni con il re di Macasar (Manado ?). 7 Buoni successi si hanno nell’evangelizzazione del regno di Manados (zona nord dell’isola di Sulawesi-Celebes), il re e quasi tutti i principi vengono convertiti, il padre Cosme Prieto si prende cura di questa missione.
GLI OLANDESI IN DIFFICOLTÀ, MA GLI SPAGNOLI NON NE APPROFITTANO
Durante il 1617 e il 1618, gli olandesi si trovano a fronteggiare diverse rivolte nelle Molucche e in altre isole dell’arcipelago. Essi riuscirono a sedare sul nascere una rivolta nell’isola di Machian, impiccando il capo dei ribelli, ma in altre isole essi non riuscirono ad anticipare gli eventi. Nell’isola di Siao, la popolazione locale si era rivoltata uccidendo tutti gli olandesi presenti ad eccezione di tre uomini che consegnarono al governatore spagnolo delle Molucche per il servizio nelle galee.
Anche nelle isole Banda e in Ambon ci furono delle rivolte. Gli olandesi dovettero poi fronteggiare anche la minaccia portata dagli inglesi, che stabilirono un forte nelle isole Banda. Secondo il governatore Gaviria se gli spagnoli avessero potuto inviare, durante questo periodo di rivolte nelle altre isole, una grossa armata alle Molucche, gli olandesi sarebbero stati forse scacciati definitivamente da Ternate. 8
Nell’ottobre 1617 i documenti spagnoli fanno menzione di un incendio che da un baluardo della fortezza olandese di Malayo si estese rapidamente a tutta la città distruggendo case e magazzini dell’insediamento. 9
LA SITUAZIONE DEGLI OLANDESI ALLE MOLUCCHE
Un documento spagnolo del 1618, probabilmente stilato da Pedro de Heredia, ci informa della situazione dei possedimenti olandesi nelle Molucche. Gran parte delle informazioni citate nel documento spagnolo sono frutto di informazioni ricavate dall’ammiraglio olandese van Caerden che era stato prigioniero degli spagnoli a Ternate per diverso tempo. .10
La situazione dei possedimenti olandesi nelle Molucche in questi anni è la seguente: Nell’isola di Bachan hanno una fortezza. Mentre nella più importante isola di Maquian, ricca di chiodi di garofano, gli olandesi controllano l’intera isola con tre fortezze. Nell’isola di Mutiel hanno una fortezza. L’isola di Tidore è in gran parte sotto controllo spgnolo, ma gli olandesi hanno lungo la costa occidentale una fortezza (mentre gli spagnoli hanno una fortezza sulla costa orientale). L’isola di ternate è divisa tra i due poteri. Gli olandesi controllano la parte orientale e settentrionale dell’isola ed hanno qui la loro base principale il Forte Orange e un’altra fortezza nel nord dell’isola. Gli spagnoli hanno la loro città fortificata nel sud dell’isola. Ma la cosa più importante è che gli olandesi hanno in mano la gran parte dl commercio di chiodi di garofano e delle altre spezie dell’arcipelago.11
Nell’isola di Ternate vive il governatore olandese, egli risiede nel forte di Malayo, chiamato dagli olandesi Granoya (probabilmente una storpiatura per Fort Oranje). La guarnigione del forte è composta normalmente da 850 soldati (ma nel periodo descritto sono solo 150). Ad un quarto di lega da Malayo si trova il forte di Toloco (Tolokko) in cui risiede una guarnigione composta da un alfiere e 20 soldati. Un altro forte chiamato Tacubo, si trova nelle vicinanze di Malayo. Il forte di Tacome si trova a tre leghe da Toloco è un grande forte e ha per guarnigione una compagnia di soldati, questo forte viene chiamato dagli olandesi Vuillemistat (Willemstadt).
Nell’isola di Tidore gli olandesi non avevano mai avuto fortezze dal tempo della spedizione di Acuña. Poi all’inizio del 1613 essi conquistarono un piccolo bastione dove gli spagnoli tenevano una guarnigione di un alfiere e 14 soldati. Qui gli olandesi costruirono il forte di Marieco il grande, che era presidiato da un capitano e 60 soldati.
Nell’isola di Moti, che è situata tra Tidore e Maquien, gli olandesi hanno un forte (Fort Nassau) situato nella parte nord con una guarnigione di 50 soldati comandata da un capitano. L’isola era spopolata, ma venne ripopolata da abitanti dell’isola di Gilolo.
L’isola di Maquian, la più importante da un punto di vista commerciale, situata ad una lega da Motir ha tre forti olandesi: Nofagia (Ngofakiaha), situato nel nord dell’isola ha una guarnigione di un alfiere e 40 soldati sposati. Tafazen (Tafasoho), sulla costa occidentale, con una guarnigione di 100 soldati comandati da un luogotenente del governatore. Mentre sulla costa meridionale era il terzo forte chiamato Tabelole (Tabelolo), un piccolo forte di poca importanza con un sergente e 20 soldati.
Nell’isola di Bachian gli olandesi hanno un forte chiamato Bernevelt (Barneveld) con un capitano e 60 soldati. Nell’isola di Gilolo, a circa tre leghe dal forte che gli spagnoli hanno in quest’isola, gli olandesi hanno il forte di Tabori con un alfiere e 50 soldati. Tre leghe più lontano c’è poi un altro forte con un luogotenente e 12 soldati.
Nell’isola di Amboino, anch’essa molto importante per la produzione di chiodi di garofano, gli olandesi hanno un altro grosso forte con un grosso fossato. La sua guarnigione è formata da un comandante e 100 soldati. Nell’ isola di Siao gli spagnoli avevano nel 1614 una guarnigione di un alfiere con 5 soldati, essi vennero attaccati dagli olandesi che dopo averli sconfitti costruirono nello stesso luogo, chiamato Sagu Maruco, un piccolo forte nel quale risiede un sergente e 16 soldati. Nelle isole Banda gli olandesi hanno due forti chiamati Moçovia e Belgio ognuno con una guarnigione di 120 soldati.
Nell’isola di Giava hanno tre fattorie a Bantan, Jacava e Japara. Bantan è il principale insediamento olandese di tutto l’oriente, qui risiede il governatore della compagnia, gli olandesi hanno qui una forza composta da due galere, trenta “barks”, armate e guarnigionate che essi usano per recarsi a Jakatra, luogo ad un giorno di viaggio, dove è l’arsenale e il cantiere navale olandese. Altri forti o fattorie olandesi sono nell’isola di Formosa, in Cambogia, a Sumatra, in Giappone, in Cocincina etc…. .
Secondo un rapporto di Joris Spilberg, nel 1616 gli olandesi avevano nei loro forti in oriente circa 3.000 soldati regolari, 193 pezzi di bronzo, 310 cannoni di ferro, 300 cannoni girevoli, 30 galeoni da guerra oltre ai galeoni che ogni anno arrivano dall’Olanda.
Gli olandesi ottengono annualmente dalle Molucche le seguenti quantità di chiodi di garofano12:
Ternate 600 bares o 384.000 libras di chiodi di garofano.
Motir 700 bares o 468.000 libras.
Maquiem 1.400 bares o 896.000 libras.
Bachian 400 bares o 256.000 libras.
Amboyno 1.800 bares o 1.152.000 libras.
SCARAMUCCE TRA SPAGNOLI E OLANDESI
Sul finire del 1617 vi furono alcune piccole scaramucce tra gli spagnoli e gli olandesi. Il riavvicinamento delle relazioni tra Tidore e gli olandesi venne raffreddato, per fortuna degli spagnoli, a causa del comportamento degli olandesi, che impiccarono un tidorese e ne affogarono 4. Quest’azione portò il principe, figlio del re di Tidore, che fino a quel momento era stato molto amico degli olandesi, a rivedere completamente le proprie posizioni. In un altro scontro vennero uccisi 4 spagnoli. Gli spagnoli nel dicembre 1617 capitanati dal capitano Salinas attaccarono per rappresaglia Takome dove riuscirono a catturare due “champanes” carichi di riso. Alonso Martin Quirante, “castellano de la fortaleza de Tamarina”13 uccise in un imboscata 21 olandesi e ne catturò 4.14 Molti furono anche i disertori che passarono agli spagnoli, tra cui 25 olandesi e molti indiani. 15
VERGARA MIGLIORA LE FORTIFICAZIONI SPAGNOLE
Il nuovo governatore spagnolo si dedicò immediatamente alla manutenzione e al miglioramento dei forti in mano spagnola nelle isole di Ternate, Tidore e Halmahera (Gilolo, Tafongo e Payagi), opera che portò a termine con ottimi risultati. Infatti quelle opere di fortificazione che ancora erano di fascine e terra, vennero ricostruite in solida pietra ci dice il gesuita Ribeiro: “no ay al presente caballero ninguno en Maluco que no sea de cal y canto”.
Venne fortificata la piazzaforte di Socanora a Tidore, che era situata in un punto molto strategico, e che più volte aveva subito attacchi da parte degli olandesi. Vennero inoltre cinte di solide mura le due città di Ternate e Tidore. Un punto debole delle difese spagnole nelle isole era la mancanza di cannoni di lunga gittata, che avrebbero permesso, se piazzati nei forti di Tomanira, Don Gil e Tidore, di controllare il passaggio delle navi nemiche nei tre canali usati dalle imbarcazioni olandesi per giungere alla loro fortezza di Ternate (Malayo).
Le truppe spagnole poi lamentavano la scarsità di cibo e vestiti e attendevano da alcuni anni l’arrivo della paga. Viene suggerito anche un ricambio annuale di un paio di compagnie di soldati, e viene richiesto l’invio di capitani meglio selezionati oltre all’importanza di avere almeno una galera a presidio delle isole. 16 Anche il re di Tidore va fortificando meglio che può la sua città. 17 Il governatore delle Filippine Fajardo, seguendo le richieste che gli giungono da Ternate, esprime l’intenzione di inviare con i prossimi soccorsi destinati a Ternate un paio di galere. 18
Nel gennaio 1618 vennero inviate de Ternate a Jilolo diverse piccole imbarcazioni con una galeotta per rifornire di viveri il presidio spagnolo, gli olandesi e gli abitanti di Sabugo tentarono di intercettare il convoglio, ma non riuscirono nell’impresa perdendo nella scaramuccia anche 8 morti e diversi feriti. 19
Per fortuna degli spagnoli, le provviste arrivavano da altre vie, infatti verso la metà del 1618, un imbarcazione inglese giunse a Tidore dove scambiò con gli spagnoli munizioni e riso in cambio dei chiodi di garofano, inoltre il vicerè inviò dall’India 6 “galeotas” cariche di provviste. 20
Vergara stabilì a Ternate una fattoria dove conservare i chiodi di garofano. 21 Questo venne fatto per cercare di portare qualche introito alle casse reali, visto che l’occupazione delle Molucche costa annualmente al tesoro reale 220.000 pesos e non porta nessun beneficio economico, mentre per contro gli olandesi ricevono immenso guadagni dal commercio delle spezie. Il re chiese al governatore delle Filippine Fajardo di prendere in considerazione anche il fatto di ridurre il numero dei soldati di stanza nelle isole, che ammontano a 600 soldati spagnoli e a 200 pampangos e infine di abbandonare tutti i forti giudicati non indispensabili. 22
Il 5 marzo 1618, il vulcano di Ternate iniziò ad eruttare, un giorno eruttò tre volte, e questo durò per otto/dieci giorni. 23
I SOCCORSI DEL 1618
Gli aiuti inviati da Manila nel 1618 sono tutti arrivati a destinazione, essi consistevano in (5 ?) navi cariche di provviste e denaro per 15.000 pesos per le paghe delle truppe. Si lamenta comunque ancora carenza nel numero dei soldati presenti, essendo molti di essi malati e diversi morti a causa delle malattie. 24
Il “soccorro” per le Molucche che giunse a Ternate a metà del mese di marzo 1618 era composto da 4 imbarcazioni, le navi spagnole vennero attaccate da due navi olandesi in vista di Ternate, al primo tentativo le imbarcazioni spagnole riuscirono a fuggire, ma dopo alcuni giorni, quando gli spagnoli tentarono nuovamente di raggiungere il porto di Ternate, furono nuovamente attaccate dagli olandesi, e questa volta costretti a dare battaglia.
Gli spagnoli riuscirono a forzare il blocco navale olandese, ma una delle navi, la nave almiranta capitanata dal sargente maggiore Pedro de Cuenca, si arenò sulla costa dell’isola di Tidore. La maggior parte dell’equipaggio riuscì a mettersi in salvo, ma alcuni annegarono e altri vennero uccisi dagli olandesi. Il capitano del forte di Tidore, Alonso Martin Quirante, arrivò di tutta fretta e riuscì ad impedire agli olandesi di raccoglire una parte del carico della nave, comunque buona parte del carico venne perduta. La perdita di questa imbarcazione venne attribuita alla mancanza di galee. Le altre tre navi riuscirono a giungere in salvo nel porto di Ternate. Con questo soccorso giunsero due compagnie per un totale di 46 soldati. 25
Il governatore ribadisce in una sua lettera del 30 giugno 1618 la carenza di soldati e di rifornimenti, ci informa che nel 1617 gli unici soldati ricevuti furono i 30 arrivati con lui, mentre nel 1618 giunsero due compagnie per un totale di 46 soldati, altrettanti soldati malati furono rispediti a Manila.
AGLI SPAGNOLI MANCANO LE GALEE, I VESTITI E IL CIBO, MA ANCHE GLI OLANDESI HANNO PROBLEMI
Vergara riesce con i pochi mezzi che ha a disposizione a migliorare notevolmente la situazione delle sue truppe e delle fortificazioni, ma si lamenta della mancanza di galee, infatti egli possiede solamente una galeotta in cattivo stato (marcia). Molte provviste vengono ricevute dall’isola di Celebes, che si rivela un ottima fonte di approvvigionamento. La necessità e l’importanza delle galee viene ribadita più volte in molte lettere anche negli anni successivi da molti capitani, esse sono un ottimo strumento per mantenere i contatti tra i vari presidi situati su più isole diverse e inoltre sono un ottimo mezzo per attaccare i nemici, anche il re di Tidore ne chiede con insistenza l’invio. Altra carenza spesso denunciata dai capitani di Ternate è quella dei vestiti per i soldati.
Un interessante accenno viene fatto nella stessa lettera alla situazione degli olandesi, che viene vista in maniera diversa rispetto al passato, infatti Vergara ci informa che anch’essi hanno carenza di soldati e non si aspettano arrivi importanti come nel passato, inoltre ci sono anche dei problemi con gli indigeni che sembrano siano in ribellione. Vergara individua negli inglesi, sempre più forti e presenti in quei mari, un possibile ottimo appoggio e alleato per gli spagnoli, di questo ne ha parlato anche con il capitano della nave inglese presente a Tidore. 26
VERGARA CHIEDE DI RITIRARE PARTE DELLE GUARNIGIONI DA HALMAHERA
I tre presidios spagnoli situati nell’isola di Halmahera (Batachina), e cioè Gilolo, Tafongo e Payagi, sono di grande tribolazione, perché a causa dell’insalubrità dei luoghi molti soldati si ammalano e muoiono. 27
Vergara chiede il permesso di ritirare le guarnigioni spagnole dai due forti di Jailolo, che hanno una guarnigione totale di 80 uomini di cui 60 spagnoli. Questo viene richesto allo scopo di aumentare la forza delle guarnigioni di Ternate e Tidore. Nella sua lettera, chiede che venga presa una decisione riguardante il presidio di Jailolo a suo parere inutile: “Las dos fortalezas q.e su Mag.d tiene en Jilolo como Vs.A sabe no sieruen sino de tener alli ocupados ochenta soldados los sesenta españoles y cada dia ttraen muertos y enfermos …” Gaviria chiede già nel 1618, una decisione su questa questione al governatore delle Filippine,Alonso Fajardo de Tenza. 28
I FORTI SPAGNOLI ALLE MOLUCCHE NEL 1618
Un interessante descrizione dei forti spagnoli e olandesi di Ternate e Tidore ci viene data da una relazione anonima scritta a Malacca alla fine del 1619, in essa vengono descritti i forti e le guarnigioni spagnole nelle Molucche attorno al 1618. 29
La città spagnola di Ternate (do Rossario) ha una guarnigione spagnola di trecento persone, tra casados e soldati. La città è tutta cinta da mura con sei baluardi che gli spagnoli chiamano “cavaleiros” i quali hanno 20 pezzi di artiglieria di bronzo molto buoni. Fuori dalla cinta muraria ci sono poi altri baluardi a difesa del quartiere dei nativi dove vivono circa 150 soldati pampagos e più di 100 uomini cristiani nativi di Ternate, in totale la popolazione della città tra uomini e donne raggiunge le 2.000 unità, tutti cristiani. La città ha 4 chiese, una è la chiesa “matrix” dove risiede un “vigairo da vara”, le altre sono i conventi dei francescani, dei gesuiti e degli agostiniani. 30 Alla fine del 1618 il gesuita Francisco de Otazo stima in 160.000 i cristiani delle Molucche. Cifra senz’altro esagerata. 31
La città è dotata anche di un ospedale. Sono sempre i francescani ad occuparsi delle cure dei malati e dei feriti, infatti si occupa dell’ospedale il frate laico Juan de Santa Maria. Un chirurgo inviato dal governatore delle Filippine allo scopo di occuparsi dell’ospedale viene rispedito al mittente da Vergara perché ritenuto non adatto alla bisogna. 32
A completamento del sistema difensivo, gli spagnoli hanno un altro forte chiamato Dom Gil, esso si trova a circa mezza lega dalle fortificazioni olandesi ed ha una guarnigione di 60 soldati con il loro capitano, il forte ha tre baluardi con 4 pezzi d’artiglieria. Il forte è situato nelle vicinanze di una laguna, che è situata nelle vicinanze del mare e che è abbastanza profonda da permettere la navigazione alle imbarcazioni, sembra che i portoghesi nel passato avessero tentato di unire con un canale la laguna al mare in modo da poter usare la laguna come porto per le proprie imbarcazioni, ma essi non portarono a termine l’impresa. 33
La principale fortezza olandese è quella di Malaio, essa viene descritta come così ben fortificata da mettere paura e spavento a chi la vede (“esta em demasia fortificada e fortalezida que mete pavor e espanto a quem a ve”), ha tre baluardi, il primo si chiama “Orange” ed ha 17 pezzi di artiglieria di bronzo molto grossi, vicino a questo è un altro baluardo chiamato “Ponta Real”, esso ha 10 pezzi d’artiglieria, mentre il terzo baluardo ha 8 pezzi d’artiglieria. La guarnigione è composta da 200 olandesi, 150 giapponesi e 200 cinesi. Prossimo a Malaio è un altro forte olandese, esso è chiamato Tonloco, ha un baluardo e la sua guarnigione è composta da 20 soldati con 4 pezzi d’artiglieria. Gli olandesi hanno un altro forte, chiamato Tacome, più vicino alla città spagnola di Ternate, la guarnigione di questo forte è composta da 30 soldati con 6 pezzi grossi d’artiglieria. Esso controlla il passaggio delle navi spagnole dirette a Ternate ed è di molto fastidio per gli spagnoli anche perchè è la base di alcune imbarcazioni usate dagli olandesi per ostacolare gli arrivi dei convogli di aiuto a Ternate. 34
Nell’isola di Tidore gli olandesi hanno un forte a Marisco, che chiamano “Marisco dos Portuguses”, essi lo conquistarono uccidendo 50 uomini. 35 Il forte olandese ha tre baluardi (“baluartes fechados”) con 17 pezzi di artiglieria tra i quali uno molto grosso chiamato “o Raymundo”. A guarnigione del forte ci sono normalmente 60 uomini, “a roda” del forte c’è poi una palizzata di legno al cui interno ci sono le abitazioni degli indigeni e della “gente de serviço”. Gli spagnoli hanno vicino a questo forte olandese, un altro forte. 36
Gli spagnoli hanno un altro forte, chiamato Tomarina, esso è situato su una collina (“por estar situada em hum alto”) ed è difeso da 3 pezzi d’artiglieria e da una guarnigione composta da 40 spagnoli e da più di 300 tidoresi con moschetti e spade.
Nell’isola di Tidore gli spagnoli posseggono anche una piccola città (“cidade pequena”) dove vivono per lo più casados portoghesi, nelle vicinanze di questa città è situata la più grande fortezza in mano spagnola dell’isola, chiamata Thaula, essa è situata su una collina (“estar muito alta”) in un luogo inespugnabile, ha una guarnigione di 40 soldati comandati da un capitano ed è armata con 10 pezzi d’artiglieria. Inoltre sempre nelle vicinanze di questa fortezza gli spagnoli hanno un baluardo, chiamato “Principe”, armato con 3 pezzi d’artiglieria e dove sono stazionati 10 soldati con il loro alfiere. 37
Di fronte alla fortezza spagnola di Thaula il re di Tidore, alleato degli spagnoli, ha una sua fortezza, anch’essa è situata su di una collina (“esta no alto”) e armata con tre pezzi “de escolher” e 10-12 “falcões”. Le truppe a disposizione del re di Tidore comprendono 2.000 moschettieri e 2.000 combattenti di “campilão carrasca”. Nell’isola di Tidore gli spagnoli hanno infine una chiesa dove vive un “clerigo vigairo” e un’altra “casinha” dove dice messa un religioso della compagnia (gesuita). Questa relazione fa anche un piccolo accenno alla fortezza che gli olandesi hanno nell’isola di Moutiel, essa ha 20 pezzi d’artiglieria e 70 soldati di presidio. 38
LE FORTEZZE OLANDESI ALLE MOLUCCHE
Più o meno dello stesso periodo (attorno al 1620) è una più succinta relazione sulle fortezze e fattorie olandesi e inglesi, in essa vengono descritte il numero delle fortezze presenti in ogni isola con le rispettive guarnigioni e armamenti, ma non vengono fatti i nomi delle fortezze.
Sulle Molucche (la parte che a noi interessa è quella che attualmente fa parte della provincia di Nord Maluku) vengono elencati i seguenti dati: Sull’isola di Ternate gli olandesi hanno 4 fortezze, una con 32 pezzi d’artiglieria e 200 soldati olandesi, un altra con 8 pezzi e 70 olandesi, un altra con 9 pezzi e 20 olandesi, e infine la quarta con 3 pezzi d’artiglieria e 20 olandesi. Nella stessa isola gli spagnoli hanno 4 fortezze, la più importante ha 24 pezzi d’artiglieria e 80 soldati spagnoli, la seconda ha 3 pezzi e 30 soldati, le altre due hanno entrambe 4 pezzi e 20 soldati. Una nota aggiunge che gli olandesi sono in possesso della maggior parte dell’isola e posseggono anche la zona migliore.
Nell’isola di Tidore gli olandesi hanno una fortezza con 17 pezzi d’artiglieria e una guarnigione di 60 uomini. Gli spagnoli hanno 3 fortezze e controllano la maggior parte dell’isola. Nell’ isola di Motiel gli olandesi hanno una fortezza con 12 pezzi d’artiglieria e 60 soldati. Tutta l’isola è in loro possesso. Nell’isola di Maquien ci sono tre fortezze olandesi, una con 20 pezzi e 80 soldati, un altra con 12 pezzi e 90 soldati, la terza con 7 pezzi e 29 soldati, anche tutta quest’isola è controllata completamente dagli olandesi. Nell’isola di Bachian gli olandesi hanno un forte con 16 pezzi d’artiglieria e 60 olandesi. Per finire l’isola di Halmahera (Batachina) dove gli olandesi hanno due fortezze con 8 pezzi e 60 olandesi e con 9 pezzi e 29 olandesi rispettivamente, inoltre hanno soldati di presidio a due luoghi da dove ricavano i viveri per le loro truppe. 39
LA COSTRUZIONE DEL FORTE DEL RUME A TIDORE
Il forte di Rume, viene costruito a seguito di una lettera del re di Tidore inviata al governatore Vergara e consegnata allo stesso governatore dal principe di Tidore Cachil Naro, nella quale il re chiede agli spagnoli la costruzione di una fortezza spagnola in un luogo, dove già i portoghesi si erano stabiliti, prossimo al forte olandese di Marisco (Marieko), allo scopo di accerchiare gli olandesi e di impedire loro la raccolta dei chiodi di garofano che venivano prodotti in abbondanza in quella zona dell’isola.
Vergara alla testa di 150 spagnoli e di molti soldati indios e accompagnato dal Cachil Naro e da due francescani, Fr. Pedro de los Cobos e Fr. Gregorio de S. Esteban, il 23 novembre 1618, fonda il forte di S. Lucas de el Rume, il forte viene costruito su di un luogo alto, dove non potevano arrivare i colpi dell’artiglieria olandese. Infatti durante i lavori di costruzione del forte gli olandesi tentarono un attacco, che però non ebbe nessun risultato pratico. Il forte venne nominato S. Lucas in onore del governatore che lo aveva fondato: Lucas de Vergara Gabiria. 40
LA COSTRUZIONE DEL FORTE DI SANTA LUCIA A TERNATE
Come contromossa alla costruzione del forte del Rume gli olandesi decisero nel mese di dicembre 1618 la costruzione di un forte a Calomata, sembra anche su richiesta dei ternatesi, la posizione scelta era prossima al forte spagnolo di Don Gil (“como medio quarto de legua y mucho menos”) e era di grande disturbo per il forte spagnolo in particolar modo se gli olandesi oltre a costruire il forte come fecero, avessero occupato anche una vicina collina situata sopra al forte spagnolo. Per evitare questo Vergara decise di anticipare gli olandesi costruendo sulla collina un forte di pietra con fossato e steccato. I lavori per la costruzione di questo forte vennero iniziati il 13 dicembre 1618 ed essendo questo giorno dedicato a Santa Lucia il nuovo forte venne denominato Santa Lucia. 41
Ulteriori notizie su questo episodio ci vengono fornite da un altro documento, esso ci informa che il capitano e sergente maggiore Antonio Carreño de Valdes assieme al capitano Juan de la Umbria, mentre stavano costruendo il forte di Santa Lucia, andarono assieme ad una truppa di 50 spagnoli, “a rreconoscer las fuerzas de Calomata”, che gli olandesi stavano costruendo, essendo state viste dagli olandesi, le truppe spagnole ebbero uno scontro con i nemici, nello scontro il capitano Juan de la Umbria rimase ferito da un colpo di moschetto al braccio destro. 42
LA DESCRIZIONE DI FR. GREGORIO DE S. ESTEBAN
Fr. Gregorio de S. Esteban ci lascia un interessante descrizione dei forti spagnoli e olandesi presenti in questi anni sul braccio di mare tra le isole di Ternate e Tidore: “Es Terrenate un volcan redondo; el pueblo y ciudad de Terrenate está á la banda de el sur, Tacome á la banda del norte, Malayo á la banda del este, y costeando hacia el sur, está el puerto que llaman de Talangamé, y un poco más adelante está el puerto que tratamos de Calomata, y un poco más adelante nuestra fuerza de Dongil.”
“De la otra banda está la isla de Tidore, que tambien es un volcan redondo y alto, pero tiene hacia la parte del norte, que cae hacia Malayo, una grande falda con unos mogotes grandes, y enesta parte está nuestro fuerte de S. Lucas, suerte que están mirando S. Lucas y Calomata, pero está la mar en medio, y es la travesia de una isla á otra, la más corta, un tiro de cañon, aunque las fuerzas están muy desviadas. Junto á la isla de Tidore y cerca de S. Lucas está otra isla pequeña, que se llama Meytara, de suerte que está en medio de Tidore y de Terrenate, pero mas llegada á la isla de Tidore que de Terrenate, y así hace dos brazos de mar, el uno más estrecho que el otro, fondeables; el uno le guarda nuestra fuerza de Dongil y el otro le guarda el fuerte de S. Lucas; pues para estorbar nuestras embarcaciones que no fuesen á S. Lucas, tomaron el puerto de Calomata, que tambien alcanza con su artilleria á la isla de Meytara. El otro brazo de hacia Tidore, tambien lo guarda la fuerza de Marisco que está alli junto” 43
LAMENTELE SUI GOVERNATORI SPAGNOLI DELLE MOLUCCHE
Il figlio del Re di Tidore da anni in netto contrasto con i governatori spagnoli che si sono succeduti, in particolare con Gerónimo de Silva, manifesta al Re di Spagna la propria opinione riguardo al comportamento dei governatori spagnoli di Ternate, informandolo che le cose nelle Molucche vanno molto diversamente da quello che il Re ordina e che i governatori praticamente fanno quello che vogliono senza curarsi di rispettare gli ordini del Re di Spagna.
Inoltre aggiunge una velata minaccia, dicendo che se le cose continuano così ci sarà il rischio di perdere le Molucche perché “Dios concierte, mas no para siempre”. Viene comunque ribadita la fedeltà di suo padre e sua alla corona spagnola. La lettera, molto probabilmente scritta in segreto viene affidata a un certo Juan de Aillón, che è stato soldato nelle Molucche dal 1615 al 1618. Egli dovrà riferire al Re, secondo le intenzioni del Principe, i misfatti dei governatori spagnoli. 44
Forti lamentele inoltre giungono al governatore Fajardo da parte sia di uomini di legge che da parte di religiosi a riguardo del comportamento di Lucas Vergara, egli viene accusato di asprezza e durezza nel governo e di mancanza di equilibrio in molte situazioni. Il gesuita Manuel Ribeyro, nella sua lettera del 10 agosto 1618, esprime tutt’altro parere nei confronti di Vergara, lo giudica un grande servitore del Re ed esprime l’opinione che con la sua venuta a Ternate abbia risuscitato quei presidi.
Anche il governatore Fajardo non crede a queste accuse, a togliere le castagne dal fuoco a Fajardo, giunge una lettera di Vergara nella quale egli rassegna le sue dimissioni dall’incarico. Al suo posto viene inizialmente nominato D. Jeronimo de Silva, che però rifiuta l’incarico, infine viene nominato D. Luis de Bracamonte. 45
Durante il suo governo sembra che Vergara risieda spesso a Tidore, infatti diverse delle lettere da lui spedite sono state scritte a Tidore. L’incarico di governare Ternate in sua assenza era stato affidato al capitano Juan de la Umbria. 46
Fajardo nel dicembre 1618, nel descrivere gli incarichi e le spese che giudica superflui e da tagliare per meglio razionalizzare il misero bilancio che ha a disposizione, indica eccessivo il numero di 600 soldati spagnoli e 200 panpangos di stanza nei presidi delle Molucche, giudicando auspicabile un taglio del numero dei soldati lì stazionati. 47
Gli olandesi continuano ad inviare flotte e soldati nelle isole. Poi, come abbiamo visto, hanno costruito un nuovo forte nell’isola di Ternate (Calomata). Per contro anche gli spagnoli hanno costruito un altro forte nell’isola di Tidore (Rum) e ne stanno costruendo ancora un altro (Santa Lucia a Ternate). 48 Il 4 febbraio 1619 partirono dalle Filippine 4 fregate cariche di viveri e materiali per i presidi di Ternate, le navi giunsero a Ternate senza incontrare navi nemiche.
LETTERA DI VERGARA GAVIRIA SUI PRESIDI SPAGNOLI
Nel maggio 1619, il governatore di Ternate, Lucas de Vergara Gaviria in una lettera al Re di Spagna 49 fa presente i grossi problemi che hanno le forze spagnole di fronte allo strapotere di mezzi degli olandesi. Vergara nuovamente lamenta la scarsezza dei soccorsi a lui giunti, infatti nei tre anni di suo governo erano giunti la miseria di 80 soldati senza nessuna galera, mentre negli anni passati generalmente giungevano ogni anno 150-200 soldati e una o due galere, questa situazione è insostenibile ed è agravata dal fatto che nei tre anni trascorsi sono morti di malattie o per guerra oltre 200 soldati.
Con i pochi soldati che ha a disposizione egli deve presidiare 10 fortezze (tre situate nell’isola di Ternate: Terrenate, San Pedro e Don Jil; tre a Tidore: Tohula, Tomanira e Sokanora; tre ad Halmahera: Jailolo, Tafongo e Payaye; e una nell’isola di Sulawesi (Celebes): Manado) ed è stato costretto nell’ultimo anno a costruirne altre due, una a Ternate (Santa Lucia) e un altra a Tidore (San Lucas de el Rume), perché gli olandesi ne avevano progettato l’occupazione, essendo questi due luoghi “puestos de tanta considerazion”. 50
Le fortezze in mano spagnola, ci informa Vergara, hanno un terzo della guarnigione che normalmente dovrebbero avere. Il governatore Fajardo aveva promesso di inviare al più presto rinforzi. Se questi rinforzi non arriveranno al più presto Vergara crede che sarà obbligato ad abbandonare qualcuno dei presidi, inoltre sono giunte voci a Ternate dell’imminente arrivo di due grosse flotte una olandese e una inglese e ciò contribuirebbe notevolmente ad aggravare la precaria posizione degli spagnoli.
Sono presenti 6 compagnie di fanteria spagnola e 2 di fanteria panpanga, tutte queste compagnie hanno pochissimi soldati, ci sono inoltre degli indios che servono come “gastadores” e in altre mansioni. Oltre allo scarso numero di soldati presenti, gran parte di loro è ammalato (“no ay nenguno en pie”) da una malattia che Vergara definisce “un mal pestilençial”. Inoltre la truppa non viene mai regolarmente pagata e spesso questo è fonte di discontento fra i soldati e nessuno di loro è contento di essere a servire a Ternate “no ay honbre que no desea salir destas yslas”. Per poter risolvere il problema presentato dagli olandesi nelle Molucche secondo Vergara sarebbe necessario che il Re di Spagna inviasse una grossa spedizione che congiunta con le forze presenti nelle Filippine distruggesse una volta per tutte le forze olandesi presenti “limpie esto destos corsarios”. 51
Vergara che serve il Re da 36 anni a questa parte, ci informa che ha fatto richiesta, al governatore delle Filippine, di dimissioni dall’incarico di governatore delle Molucche, perché si sente molto stanco e infermo e non in grado di poter continuare a servire in questo incarico. Vergara dà anche un interessante suggerimento per quello che riguarda il potere che dovrebbe avere il governatore delle Molucche, egli infatti suggerisce che il governatore debba avere il titolo di capitano generale con la facoltà di appuntare incarichi e promozioni, senza che sia il governatore delle Filippine a fare questo, ciò dice Vergara per incentivare i soldati a servire nel miglior modo possibile perché avendo sul posto qualcuno che possa vedere e premiare gli atti eroici è di stimolo agli altri a fare altrettanto. 52
Vergara informa il Re di Spagna che quattro sono le isole dove si produce il chiodo di garofano: Ternate, Tidore, Motiel e Maquien. La produzione totale annuale di queste quattro isole, viene stimata in 15.000 quintali di chiodi di garofano. Inoltre nell’ isola di Ambon, stima Vergara, che venga prodotta una quantità simile di chiodi di garofano. Di tutta questa produzione, solo una minima parte, 2.500 quintali, viene commerciata dagli spagnoli, tutto il resto della produzione viene commerciata dagli olandesi, essi poi controllano tutto il commercio della noce moscata che viene prodotta nelle isole Banda. Questo commercio permette agli olandesi di sostenere la guerra contro la Spagna e di armare e sostentare le magnifiche flotte che inviano ogni anno nelle acque delle Molucche. Vergara stima che con i ricavi di un solo anno della produzione di queste isole il Re di Spagna potrebbe armare un enorme flotta con cui scacciare una volta per tutte gli olandesi da queste acque. 53
Negli archivi spagnoli dovrebbe esistere un altra relazione dei forti spagnoli e olandesi alle Molucche scritta durante questi anni dal capitano e sergente maggiore Alonso Martin Quirante. 54
Scritto da Marco Ramerini.
Questo studio è formato da 11 capitoli:
1: I primi contatti degli spagnoli con le Molucche
3: Il governo di Juan de Esquivel, Maggio 1606-Marzo 1609
4: Il governo di Lucas de Vergara Gabiria (che fa le funzioni), Marzo 1609-Febbraio 1610
5: Il governo di Cristóbal de Azcueta Menchaca (che fa le funzioni), Febbraio 1610-Marzo 1612
6: Il governo di D. Jerónimo de Silva, Marzo 1612-Aprile 1617
7: Il governo di Lucas de Vergara (Bergara) Gabiria (secondo termine), Aprile 1617-Febbraio 1620
8: Il governo di D. Luis de Bracamonte (che fa le funzioni), Febbraio 1620-1623
9: Il governo di Pedro de Heredia, 1623-1636
10: Il governo di D. Pedro Muñoz de Carmona y Mendiola (che fa le funzioni), marzo (?) 1636-gennaio 1640
11: Gli ultimi governatori spagnoli delle Molucche
12: Bibliografia
NOTE:
1 Nell’aprile 1617, gli olandesi vennero duramente sconfitti dagli spagnoli nella famosa battaglia navale di Playa Honda. (Pastells “Historia general de Filipinas” Tomo VI (1608-1618) pp. cccxcii-)
2 (AGI: “Meritos, Juan de Acevedo 1625” Indiferente,111,N.56)
3 (Lettera di Licentiate Andres de Alcaraz al re Felipe III, 10 agosto 1617; in Blair vol. 18 pp. 42-45)
4 (Doc. Mal. III p. 378 Lettera di Manuel Ribeiro a Alonso Fajardo de Tenza, Cavite 10 agosto 1618) (Rios Coronel, Hernando de los “Memorial y relacion…” 1621, Madrid, Spagna. In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 19 (1620-1621), p. 274, Lettera di Lucas Vergara Gaviria a D. Francisco Gomes de Arellano, 5 luglio 1617) (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 143 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618) (AGI “Copia de carta de Lucas de Vergara Gaviria, gobernador de Terrenate, al gobernador de Filipinas, sobre las dificultades que encuentra para la compra de clavo; las conversaciones con el rey de Tidore que le comunicó que los naturales de Vanda junto con los ingleses habían dado ponzoña a los holandeses causando muchos muertos; el estado de las fuerzas; la falta de cirujano, y de la presencia de tres naos del enemigo, Tídore 30 de junio 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53) (Perez “Malucas y Celebes” p. 428)(Colin-Pastells “Labor Evangelica” pp. 587-588 nota n°1)
5 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 1620 in Blair vol. 19 pp. 112) (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 pp. 121)
6 (Perez “Malucas Y Celebes” p. 428) (Doc. Mal III p. 412 nota 3) (Colin-Pastells “Labor Evangelica” vol. III p. 572 nota n°1)
7 (“Memorial Grau y Montfalcon, 1637” In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 27 p. 113)
8 (“Events in the Filipinas Islands, June 1617-1618”; in Blair vol. 18 pp. 65-66) (Rios Coronel, Hernando de los “Memorial y relacion…” 1621, Madrid, Spagna. In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 19 (1620-1621), p. 276, Lettera di Lucas Vergara Gaviria a D. Francisco Gomes de Arellano, 5 luglio 1617)
9 (Perez “Malucas y Celebes” p. 428)
10 (“Dutch factories and posts in Orient”, June 1618; in Blair vol. 18 pp. 107-111)
11 (“Dutch factories and posts in Orient”, June 1618; in Blair vol. 18 pp. 107-111)
12 (“Memorial Grau y Montfalcon, 1637” In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 27 pp. 104-109)
13 Tamarina o Tomarina era un luogo nell’isola di Tidore vicino a Marieko.
14 Secondo quanto riportato da Perez, gli olandesi uccisi furono 3 e venne fatto un solo prigioniero. L’imboscata venne tesa ai soldati olandesi di presidio a Marisco (Marieko) che erano usciti dal forte per cacciare maiali selvatici. Vedi: “Malucas y Celebes” p. 429
15 (“Events in the Filipinas Islands, June 1617-1618; in Blair vol. 18 pp. 89-91) (Perez “Malucas y Celebes” pp. 428-429)
16 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 pp. 137-140 dove è riportata la lettera del gesuita Manuel Ribeyra. Anche in Doc. Mal. III Doc. n° 106 pp. 375-378)(AGI “Carta de Manuel Ribeiro a Fajardo de Tenza sobre Terrenate, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.54)
17 (AGI “Traslado de una carta del rey de Tidore, al gobernador de Filipinas, comunicando lo que supone para estas islas la pérdida de la armada y pidiendo le envíen algunas galeras para no interrumpir la comunicación entre las islas del Maluco, Tidore 17 de mayo de 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53)
18 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 pp. 121)
19 (Perez “Malucas y Celebes” p. 429)
20 (“Events in the Filipinas Islands, June 1617-1618; in Blair vol. 18 pp. 89-91) (Tiele “De Europeërs in den Maleischen archipel” 1887 pp. 223-224)
21 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 141 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618)
22 (Lettera del Re Felipe III al governatore Fajardo 19 dicembre 1618 in Blair vol. 18 pp. 151-152)
23 (Gregorio de S. Esteban “Memoria y relacion…” Archivo Franciscano Ibero Oriental 21/12) (“Copia de un papel antiguo que està con estos manuscritos” Archivo Franciscano Ibero Oriental)
24 (“Events in the Filipinas Islands, luglio 1618-1619, datato 12 luglio 1619; in Blair vol. 18 p. 222)
25 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 138 dove è riportata la lettera del gesuita Manuel Ribeyra) (AGI “Carta de Manuel Ribeiro a Fajardo de Tenza sobre Terrenate, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.54) (Perez “Malucas y Celebes” p. 429) (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 143 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618) (AGI “Copia de carta de Lucas de Vergara Gaviria, gobernador de Terrenate, al gobernador de Filipinas, sobre las dificultades que encuentra para la compra de clavo; las conversaciones con el rey de Tidore que le comunicó que los naturales de Vanda junto con los ingleses habían dado ponzoña a los holandeses causando muchos muertos; el estado de las fuerzas; la falta de cirujano, y de la presencia de tres naos del enemigo, Tídore 30 de junio 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53)
26 (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 143 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618) (AGI “Copia de carta de Lucas de Vergara Gaviria, gobernador de Terrenate, al gobernador de Filipinas, sobre las dificultades que encuentra para la compra de clavo; las conversaciones con el rey de Tidore que le comunicó que los naturales de Vanda junto con los ingleses habían dado ponzoña a los holandeses causando muchos muertos; el estado de las fuerzas; la falta de cirujano, y de la presencia de tres naos del enemigo, Tídore 30 de junio 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53) (AGI “Traslado de una carta del rey de Tidore, al gobernador de Filipinas, comunicando lo que supone para estas islas la pérdida de la armada y pidiendo le envíen algunas galeras para no interrumpir la comunicación entre las islas del Maluco, Tidore 17 de mayo de 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53)
27 (Rios Coronel, Hernando de los “Memorial y relacion…” 1621, Madrid, Spagna. In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 19 (1620-1621), p. 277, Lettera di Lucas Vergara Gaviria a D. Francisco Gomes de Arellano, Tidore 5 luglio 1617)
28 (AGI; Filipinas,7,R.5,N.53 In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 145 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618) (AGI “Copia de carta de Lucas de Vergara Gaviria, gobernador de Terrenate, al gobernador de Filipinas, sobre las dificultades que encuentra para la compra de clavo; las conversaciones con el rey de Tidore que le comunicó que los naturales de Vanda junto con los ingleses habían dado ponzoña a los holandeses causando muchos muertos; el estado de las fuerzas; la falta de cirujano, y de la presencia de tres naos del enemigo, Tídore 30 de junio 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53)
29 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
30 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
31 (Pastells “Historia general de Filipinas” Tomo VI (1608-1618) p. cccxx, AGI 68-1-31)
32 (AGI “Copia de carta de Lucas de Vergara Gaviria, gobernador de Terrenate, al gobernador de Filipinas, sobre las dificultades que encuentra para la compra de clavo; las conversaciones con el rey de Tidore que le comunicó que los naturales de Vanda junto con los ingleses habían dado ponzoña a los holandeses causando muchos muertos; el estado de las fuerzas; la falta de cirujano, y de la presencia de tres naos del enemigo, Tídore 30 de junio 1618” In: “Carta de Alonso Fajardo de Tenza sobre asuntos de gobierno, 10-08-1618” Filipinas,7,R.5,N.53)
33 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
34 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
35 Qui sembra che l’autore faccia un po’ di confusione tra la conquista di Marieco e quella del forte dei portoghesi dove effettivamente vennero uccisi 50 uomini.
36 Forse questo forte potrebbe essere il forte chiamato San Lucas del Rume appena costruito (novembre 1618) dagli spagnoli come vedremo più sotto. Marieco el Chico viene nominato solo per qualche anno e sembra corrispondere con Tomarina. A meno che Marieco el Chico non fosse un avamposto tra Tomarina e Marieco. (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
37 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
38 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. I, “Relação breve da ilha de Ternate, Tidore e mais ilhas Malucas….. Malacca, 28 novembre 1619” pp. 163-170)
39 (Doc. Ultram. Portuguesa vol. II, “Relaicon de las fortaleças y factorias que tienen los olandeses en la India y ingleses” pp. 269-270)
40 (Pérez “Malucas y Celebes” p. 430 che cita il manoscritto di Fr. Gregorio de S. Esteban, che era presente alla fondazione del forte)
41 (Perez “Malucas y Celebes” pp. 430-431) (Tiele “De Europeërs in den Maleischen archipel” 1887 pp. 223-224)
42 (AGI: “Confirmación de encomienda de Marinduque, etc. Juan de la Umbria. 02-10-1623” Filipinas,47,N.60) (AGI: “Confirmación de encomienda de Bondoc. Juan de la Umbria. 02-10-1630” Filipinas,48,N.41)
43 (Pérez pp. 430-431 nota 4 dove viene trascritto questo passo del manoscritto di Fr. Gregorio de S. Esteban)
44 (Pastells “Historia general de Filipinas” Tomo VII (1618-1635) pp. xxxv-xxxvi dove è riportata la lettera del principe di Tidore: AGI 67-6-4)
45 (Lettera di Fajardo al Re Filippo III, 10 agosto 1619; in Blair vol. 18 pp. 254-255) (Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618 in Blair vol. 18 p. 143 dove è riportata la lettera del governatore Vergara datata 30 giugno 1618) (Perez “Malucas y Celebes” p. 428)(Colin-Pastells “Labor Evangelica” pp. 587-588 nota n°1)
46 (AGI: “Confirmación de encomienda de Bondoc. Juan de la Umbria. 02-10-1630” Filipinas,48,N.41)
47 (AGI: “Capítulo de carta de Tenza sobre plazas superfluas, Manila 19-12-1618” Filipinas,20,R.12,N.81)
48 (“Events in the Filipinas Islands, luglio 1618-1619, datato 12 luglio 1619; in Blair vol. 18 p. 223)
49 (AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37)
50 (AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37)
51 (AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37)
52 (AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37) (Pastells “Historia general de Filipinas” tomo VI (1608-1618) pp. clxvii-clxviii, qui vengono riportati alcuni brani della stessa lettera di Vergara)
53 (AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37)
54 (Citata nella Lettera di Fajardo al Re Filippo III, 10 agosto 1619; in Blair vol. 18 pp. 256)
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