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Torna al capitolo precedente: 5.3 Difese della città del Re: Forte di Tohula, Santiago de los Caballeros
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Scritto da Marco Ramerini 2000-2007/2023
5.4 SOKANORA
Nome spagnolo: Sokanora, Socanora1, Sokanosa, Saconora2, Zoconora3
Nome attuale: ?
CRONOLOGIA: Spagnolo: 1613-c.1620 (?)
Socanora, era un villaggio situato sulla costa a sud della città del re di Tidore (‘Lugar Grande’). Qui gli spagnoli mantennero per alcuni anni un piccolo posto fortificato.
Un primo accenno al villagio di Socanora lo abbiamo già nella raccolta di Navarrete, in occasione della spedizione di Loaisa, Socanora (chiamata ‘Zocoñora’) viene descritta come un ‘pueblo’ dell’isola di Tidore.4 Successivamente Socanora viene anche menzionata all’epoca dei portoghesi, infatti nel rapporto sulla perdita di Tidore fatto dal padre gesuita Luis Fernandes nel luglio 1605, viene nominato un luogo chiamato ‘Saconora’. Il luogo viene citato non in funzione di una fortezza lì presente, ma perchè era il nome di una punta dell’isola di Tidore dove le navi olandesi erano ancorate ‘…as naus foram surgir em uma ponta da ilha que chamam Saconora…’5
Dopo la conquista olandese di Marieco (febbraio 1613), il re di Tidore fece fortificare la punta di Socanora, forse ricordando l’episodio del 1605, quando gli olandesi avevano ancorato la loro flotta a Socanora prima dell’attacco portato al forte dei portoghesi. Nel febbraio 1613 gli spagnoli inviarono l’alfiere Arrequibar con 8 soldati a presidiare il forte di Socanora, il forte viene descritto come il più importante forte che il re di Tidore possiede esso era situato a mezza lega dalla città del re. Il re aveva posto nel forte un pezzo d’artiglieria e chiedeva della polvere per questo cannone, che però gli spagnoli non poterono fornire.6
Il possesso di Socanora era importante perché garantiva alle truppe spagnole di stanza nella città di Tidore i collegamenti con Ternate, come, infatti, afferma il re di Tidore in una lettera scritta a Gerónimo de Silva, nel 1613, durante il grande attacco sferrato dagli olandesi a Tidore: ‘si ellos ponen naos de la banda de Socanora no ha de poder entrar aquí socorro ninguno’.7
Oltre all’importanza per i collegamenti con Ternate, Socanora era importante perchè poteva essere un luogo per sbarcare le truppe per poi poter attaccare la città del re da sud, infatti per la sua vicinanza alla città di Tidore ‘…lugar de Socanora en la isla de Tidore, que es aun no media legua del lugar Grande de Tidore’8 completava le difese della città che a nord era guardata dal forte dei portoghesi e a sud da Socanora: ‘…otro lugar de esotra banda del Grande, que se llama Socanora, que entre este y el fuerte, que ganaron, está el lugar del rey…’, il fortino di Socanora era stato costruito in posizione strategica su di una collina dominante il mare: ‘…este lugar, que está fundado en una eminencia cerca de la marina…’.9
Nel luglio del 1613, gli olandesi reduci dalla conquista del vecchio forte dei portoghesi, decisero sull’onda dell’entusiasmo per questa vittoria di attaccare anche il nuovo forte spagnolo di Tahula, situato su di una collina nella parte sud della capitale e che era ancora in fase di costruzione. Gli olandesi imbarcarono, nel mezzo della notte, tutti i soldati su 3 navi (4 navi secondo le fonti spagnole) e su 20 ‘caracoas’ ternatesi (40-43 ‘caracoas grandes y chicas’ secondo le fonti spagnole) e si portarono nelle vicinanze della collina su cui era situato il forte, ma qui gli olandesi ebbero dei problemi e non poterono sbarcare a causa del vento e delle forti correnti, che trascinarono le navi ancora più a sud di fronte al villaggio fortificato (‘fuertecillo’) di Sokanora, situato a circa ½ miglio (o mezza lega) a sud della città e che era stato da poco tempo abbandonato dalla piccola guarnigione spagnola, guidata dall’alfiere Pedro de la Fuente Urroz, che era stata richiamata a difesa di Tidore e che aveva lasciato il presidio del piccolo forte in mano agli abitanti del villaggio. Mentre alcune navi olandesi bombardavano la città di Tidore per tenere occupati i difensori e altri attacchi venivano simulati dalla parte del forte dei portoghesi. Le navi olandesi, guidate da Laurens Reaal, sbarcarono le loro truppe a Socanora, 6 compagnie per un totale di più di 1000 uomini, e l’11 luglio 1613 (secondo le fonti spagnole) nel tentativo di aprirsi un varco via terra verso la città di Tidore, attaccarono il villaggio per due volte (tre volte secondo le fonti spagnole). Durante il primo attacco, la resistenza degli uomini del re di Tidore fu quasi vinta, ma nel momento in cui stavano per arrendersi giunsero da Tidore dei rinforzi comandati dall’alfiere Pedro de la Fuente che con altri 5 soldati spagnoli e alcuni tidoresi attaccarono improvvisamente le truppe nemiche (che è bene ricordarlo erano composte da più di 800 olandesi e da oltre 1500 ternatesi) per la retroguardia, gli olandesi, forse sorpresi dall’attacco e pensando che fossero attaccati da una grossa forza nemica, presi dal panico si dettero alla fuga, gli spagnoli entrarono nel forte e con l’artiglieria colpirono ripetutamente i nemici uccidendone e ferendone molti. Grazie a questa azione e principalmente a causa dell’imperizia delle guide e dei comandanti olandesi gli attaccanti dovettero ritirarsi con gravi perdite, 15-16 olandesi e 25 ternatesi rimasero uccisi oltre a molti feriti. Addirittura le fonti olandesi affermano che gli spagnoli e i tidoresi avevano già abbandonato il villaggio, ma accortesi che gli attaccanti avevano sbagliato strada ritornarono indietro attaccando gli olandesi che subirono forti perdite. Successivamente, nonostante che fosse opinione di molti procedere verso la città di Tidore come concordato, i ternatesi si dimostrarono fiduciosi di riuscire a conquistare Socanora per cui fu deciso di tentare un altro attacco al villaggio, che però, come l’altro si concluse in un colossale fiasco, anche questa volta gli olandesi e i ternatesi sbagliarono di nuovo direzione e furono attacati e decimati dagli spagnoli e dai tidoresi. Gli attacchi si erano susseguiti dalla mattina fino alla notte, ci informa il re di Tidore causando solo un morto e alcuni feriti fra i tidoresi. Gli olandesi dopo gli insuccessi riportati a Socanora tornarono al vecchio forte dei portoghesi dove, il 13 luglio (il 12 secondo le fonti olandesi), fecero un ultimo abortito attacco verso la città di Tidore, due compagnie di soldati vennero inviate contro la città, ma la vista di un piccolo drappello di poco più di 30 tidoresi guidati dal Principe di Tidore riuscì a metterli in fuga, gli olandesi persero in questo scontro 24 soldati e molte armi, le fonti olandesi parlano di 11 morti dalla loro parte e di 4 morti fra i nemici tra cui la terza più ricca persona di tutta Tidore. Pieter Both imputava queste ripetute sconfitte delle truppe olandesi al fatto che fossero stati utilizzati come soldati dei marinai, infatti secondo Both i marinai erano buoni soldati fino a che le cose andavano bene, ma nel momento che sorgono degli ostacoli si demoralizzavano facilmente.10
Molto probabilmente è da ricollegarsi all’episodio dello scontro di Socanora il miracolo di San Francesco Saverio descritto dal padre Colin nel suo libro “Labor Evangelica”. Testimone dell’evento miracoloso è un militare spagnolo, che era a capo di un piccolo fortino ‘furtecillo’ con una guarnigione di 14 soldati spagnoli, venuto a conoscenza che gli olandesi e i ternatesi si stavano preparando ad attaccarlo ed essendo il fortino piccolo e indifendibile di fronte a così tanti nemici, decise assieme ai suoi soldati di andare incontro alle truppe nemiche all’aperto, rendendosi conto della situazione disperata in cui erano, il militare si mise nelle mani del Signore per tramite di San Francesco Saverio. Lo scontro ebbe inizio e nel momento più cruento della battaglia, alcuni soldati spagnoli si accorsero di un gesuita che dalle mura del piccolo forte stava scacciando gli olandesi, secondo il testimone era San Francesco Saverio, grazie a quest’intervento miracoloso, le truppe nemiche furono costrette alla fuga.11
Dopo aver resistito all’attacco olandese, la piccola fortificazione di Socanora continuò ad avere una guarnigione spagnola. Alla metà del 1616 erano oltre 200 soldati i spagnoli a presidio dei forti di Tidore e cioè nei forti di Santiago, del Príncipe, di Tomanira e di Socanora“…por las pocas fuerzas que hoy tiene el rey de Tidore, por ser muy solo y no tener en su isla lo que tenia hasta aqui, por lo que me conviene tener siempre en esta isla sobre ducientos hombres en la plaza de Santiago y en el fuerte del Principe, Tomanira y Socanora.12 Nel 1618, durante il secondo periodo di governo di Vergara, che rinnovò molte delle fortificazioni delle isole, fu tra le altre nuovamente fortificata la piazzaforte di Socanora a Tidore, che era situata in un punto molto strategico, e che, a causa di questo, più volte aveva subito attacchi da parte degli olandesi.13 Successivamente non ci sono più accenni a Socanora, probabilmente la guarnigione spagnola fu ritirata in occasione dell’abbandono di Marieco da parte degli olandesi.
Capitani di Socanora |
|
Arrequibar14, alfiere |
febbraio 1613- |
Pedro de la Fuente Urroz15, alfiere |
1613 |
Pedro de la Fuente Urroz16 |
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Continua: Costa occidentale e costa settentrionale dell’isola: Forte di Marieco
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INDICE:
1.0 Le Fortezze Spagnole nell’isola di Tidore 1521-1663: introduzione
3.0 Le spedizioni spagnole alle Molucche dopo l’unione con il Portogallo
4.0 I forti spagnoli dell’isola di Tidore 1606-1663
5.0/5.1 Le difese della città del Re di Tidore: Lugar Grande De El Rey (Soa Siu)
5.2 Fuerte de los portugueses (Fortaleza dos Reis Magos)
5.3 Forte di Tohula, Santiago de los Caballeros
6.0/6.1 Forte di Marieco
6.2/6.3 Forte di Tomanira
6.4 Forte di Chobo
6.5 Forte di Rume
1.0 Appendice: Isola di Puli Caballo
2.0 Appendice: Capitani di Tidore (Fortezza di Santiago de los Caballeros)
NOTE:
1 “Tanto de carta que el señor don Gerónimo de Silva escribió á el señor don Juan de Silva, Tidore, 8 de agosto 1616” In: AA. VV. “Correspondencia” 388
2 ‘Saconora’ viene descritta come ‘ponta da ilha que chamam Saconora’. Doc. n° 179° “Fr. Luís Fernandes’ report on the loss of Tidore and his voyage to Cebu, Cebu July 1605” in: Jacobs, “Documenta Malucensia II, 1577-1606” 701
3 Viene descritto come un pueblo dell’isola di Tidore. Fernanadez de Navarrete “Colección de los viajes, vol. 2” 115
4 “Derrotero del viage y navegacion de la armada de Loaisa…” documento n°14 in: Fernanadez de Navarrete “Colección de los viajes, vol. 5” 298 Fernanadez de Navarrete “Colección de los viajes, vol. 2” 115
5 Doc. n° 179° “Fr. Luís Fernandes’ report on the loss of Tidore and his voyage to Cebu, Cebu July 1605” in: “Documenta Malucensia, I, 1577-1606I” 701
6 “Carta que escribió el sargento mayor don Fernando de Ayala […] á el señor don Gerónimo de Silva, Tidore, 16 de febrero de 1613” in: AA. VV. “Correspondencia” 90-91
7 “Carta que el rey de Tidore escribió á el gobernador don Gerónimo de Silva sobre la pérdida del fuerte de los portuguéses, 9 de jullio de 1613” In: “Correspondencia” 138
8 “Tanto de carta que el gobernador don Gerónimo de Silva escribió á el fiscal don Juan de Alvarado y Bracamonte. Terrenate, á 27 de jullio de 1613” In: AA.VV. “Correspondencia” 155
9 “Tanto de carta que el señor don Gerónimo de Silva escribió á el Rey nuestro señor. Terrenate, 3 jullio de 1614” In: AA. VV. “Correspondencia” 230
10 Rietbergen, P. J. A. N. “De eerste landvoogd Pieter Both, 1568-1615” Vol. I, 100-101; Vol. II “Verhaal Both” 349-352 e “Brief 15” 284-286
Diverse lettere presenti nella “Corrispondencia” di Geronimo de Silva parlano degli scontri avvenuti a Socanora: AA. VV. “Correspondencia” 138-179
Colenbrander, H. T. “Jan Pietersz Coen. Bescheiden omtrent zijn bedrijf in Indië” “Aanval op Tidore”16-21
Wessels “De katholieke missie in de Molukken, Noord Celebes en de Sangihe eilanden. Gedurende de spaansche bestuursperiode, 1606-1677” 50-51
Pérez, Lorenzo O.F.M. “Historia de las misiones de los Franciscanos en las islas Malucas y Célebes” In: “Archivum Franciscanum Historicum” VII (1914) 221-222
“Informaciones: Pedro de la Fuente Urroz. Informaciones de oficio y parte: Pedro de la Fuente Urroz, capitán, vecino de Manila. Informaciones y poder. [f] 1632” AGI: Filipinas,61,N.12
“Confirmación de encomienda de Agoo. Expediente de confirmación de la encomienda de Agoo en Pangasinan a Pedro de la Fuente Uriez (sic por Urroz). Resuelto. [f] 28-09-1630” AGI: Filipinas,48,N.39
11 Colin-Pastells “Labor Evangelica, vol. III” 569
12 Rios Coronel, Hernando de los “Memorial y relacion…” (1621, Madrid) In: Blair, E. H. e Robertson, J. A. “The Philippine Islands, 1493-1898” vol. 19 (1620-1621), 214 “Estratto della lettera di Gerónimo de Silva al governatore D. Juan de Silva, 29 luglio 1616” vedi anche: “Tanto de carta que el señor don Gerónimo de Silva escribió á el señor don Juan de Silva, Tidore, 8 de agosto 1616” In: AA. VV. “Correspondencia” 387-388
13 “Lettera di Fajardo al Re Felipe III, 10 agosto 1618” in Blair vol. 18 pp. 137-140 dove è riportata la lettera del gesuita Manuel Ribeyra, riportata anche in “Fr. Manuel Ribeiro to governor Alonso Fajardo de Tenza. Cavite, 10 agosto 1618” in: Jacobs, H. “Documenta Malucensia III, 1606-1682” Doc. n° 106, 375-378.
“Carta de Manuel Ribeiro a Fajardo de Tenza sobre Terrenate, 10-08-1618” AGI: Filipinas,7,R.5,N.54
14 “Carta que escribió el sargento mayor don Fernando de Ayala […] á el señor don Gerónimo de Silva, Tidore, 16 de febrero de 1613” in: AA. VV. “Correspondencia” 90-91
15 Pedro de la Fuente Urroz, era a capo del forte poco prima dell’attacco olandese del luglio 1613 (nel documento è riportata la data 1614, certamente un errore del copista per 1613), poi a seguito dell’attacco olandese a Tidore, gli giunse ordine di lasciare il presidio del forte in mano agli abitanti del villaggio e di rientrare a Tidore con la piccola guarnigione, il documento spagnolo dice, che avendolo saputo, gli olandesi, attaccarono Socanora con 4 galeoni da guerra, 43 imbarcazioni ternatesi e un imbarcazione di giapponesi. I nemici assediarono il forte, che era difeso dagli uomini del re di Tidore e che furono quasi sul punto di arrendersi quando da Tidore fu nuovamente inviato Pedro de la Fuente con altri 5 soldati spagnoli e alcuni tidoresi. Il piccolo contingente spagnolo attaccò all’improvviso le truppe nemiche (che erano composte da più di 800 olandesi e da oltre 1500 ternatesi) per la retroguardia, le truppe nemiche forse sorprese dall’attacco si dettero alla fuga, gli spagnoli entrarono nel forte e con l’artiglieria colpirono ripetutamente i nemici uccidendone e ferendone molti. Gli olandesi tentarono per tre volte di prendere la fortificazione, ma gli spagnoli riuscirono a respingerli sempre. Dopo questo scontro gli olandesi si imbarcarono nelle loro navi e abbandonarono Socanora. Questa vittoria fu decisiva per la difesa dell’isola di Tidore, perché Socanora era la chiave dell’isola. “Informaciones: Pedro de la Fuente Urroz. Informaciones de oficio y parte: Pedro de la Fuente Urroz, capitán, vecino de Manila. Informaciones y poder. [f] 1632” AGI: Filipinas,61,N.12
“Confirmación de encomienda de Agoo. Expediente de confirmación de la encomienda de Agoo en Pangasinan a Pedro de la Fuente Uriez (sic por Urroz). Resuelto. [f] 28-09-1630” AGI: Filipinas,48,N.39
16 Pedro de la Fuente Urroz, su ordine di Geronimo de Silva fu nuovamente per la seconda volta capo di Socanora. “Informaciones: Pedro de la Fuente Urroz. Informaciones de oficio y parte: Pedro de la Fuente Urroz, capitán, vecino de Manila. Informaciones y poder. [f] 1632” AGI: Filipinas,61,N.12
“Confirmación de encomienda de Agoo. Expediente de confirmación de la encomienda de Agoo en Pangasinan a Pedro de la Fuente Uriez (sic por Urroz). Resuelto. [f] 28-09-1630” AGI: Filipinas,48,N.39
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