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Esteban de Alcázar, un soldato al servizio del re di Spagna in Europa, alle Filippine e alle Molucche

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Scritto da Marco Ramerini, 2021

La figura di Esteban de Alcázar, è quella di un classico soldato di Spagna degli anni a cavallo tra la fine del cinquecento e l’inizio del seicento. Nelle mie ricerche l’ho trovato nelle Molucche fin dalla conquista di Ternate nel 1606. In questo studio ho cercato di ricostruire i fatti salienti della sua vita. Negli archivi spagnoli ci sono alcuni documenti che lo riguardano, qui mi sono basato su quelli che sono disponibili online tramite l’ottimo servizio PARES – Portal de Archivos Españoles. In uno di questi, datato 1622 (AGI: “Méritos y servicios: Fernando de Ayala: Filipinas”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1622-07-23. Signatura: PATRONATO,53,R.25, foglio 31), viene indicato che ha 44 anni “y es de hedad de quarente y quatro anos poco mas o menos”, quindi presumibilmente Esteban de Alcázar è nato nel 1578. Questo porterebbe l’età dell’inizio della sua carriera militare, avvenuta nel 1592, a soli 14 anni.

IN GIRO PER L’EUROPA

ARAGONA, ITALIA, FRANCIA

Secondo il suo memoriale presentato nel 16171, Esteban de Alcázar iniziò a servire il re di Spagna nel 1592. In quest’anno cominciò il suo servizio nell’esercito del re di Spagna nella compagnia di Juan Pardo de Rivadeneira nella “jornada de Aragon”. Sono le cosiddette “Alteraciones de Aragón” che si ebbero tra il 1591 e il 1592. Sono questi gli eventi accaduti in Aragona durante il regno di Filippo II di Castiglia e I d’Aragona: Una serie di conflitti che sconvolsero il regno e culminarono nel confronto diretto tra le istituzioni aragonesi e il re.

Negli anni successivi inizia il peregrinare per l’Europa di Esteban de Alcázar. Inizialmente si era trasferito in Italia dove prestò servizio nel sito di “Vicaras”2 in Piemonte. Da qui era passato in Savoia e in Borgogna, dove si trovò nel sito di Besu3 e nello scontro con il re di Francia a “Fontana Francesa (1595) y Desguaso de Guy”4 e in tutte le altre occasioni che venivano offerte in quella guerra fino a che non fu fatta la pace tra la Francia e la Borgogna.5 La battaglia di Fontaine-Française, una cittadina della Borgogna situata a 35 km a nord-est di Digione, avvenne il 5 giugno 1595 tra le forze del re Enrico IV di Francia e le truppe del re di Spagna e della Lega cattolica comandata da Juan Fernández de Velasco e Carlo di Lorena, duca di Mayenne, durante l’ottava e ultima guerra (1585-1598) delle guerre di religione francesi. La battaglia si concluse con una vittoria del re di Francia che segnò la fine della Lega cattolica.

FIANDRE, FRISIA, GHELDRIA…

Passò quindi nelle Fiandre dove servì nella compagnia di Ynigo de Otaola. Poi fu riformato e partecipò all’assedio di Calais (1596) dove nella presa di uno dei quartieri in una scaramuccia fu ferito ad una coscia da un colpo di moschetto.6 L’assedio di Calais del 1596, ebbe luogo tra l’8 e il 24 aprile 1596, durante la guerra franco-spagnola (1595-1598). L’assedio terminò con la conquista della città, dopo un breve assedio da parte dell’esercito spagnolo delle Fiandre comandato dall’arciduca Alberto d’Austria, governatore generale dei Paesi Bassi spagnoli. Le truppe francesi asserragliate nella cittadella di Calais resistettero ancora per qualche giorno, ma il 24 aprile, le truppe spagnole guidate da Don Luis de Velasco y Velasco, conte di Salazar, assalirono e conquistarono la fortezza, ottenendo una vittoria completa.

In un altro assedio vincente da parte degli spagnoli, la presa di Huedenen o Huelt7 (la cittadina di Hulst), Esteban de Alcázar, mentre cercava di bloccare le truppe inviate in soccorso della città assediata fu ferito a un braccio.8 L’assedio di Hulst, una città della Zelandia situata a 25 km a ovest di Anversa, avvenne tra la metà di luglio e il 18 agosto 1596. Le truppe spagnole guidate dall’arciduca Alberto VII de Austria (1559 – 1621) dopo un breve assedio, conquistarono la città il 18 agosto 1596.

Nell’impresa di Amiens, Esteban de Alcázar fu uno dei primi che arrivarono alla porta della città e che entrarono all’interno delle mura. Per questo il re gli concesse “tres escudos de bentaja”. In questo caso ci si riferisce all’impresa fatta l’11 marzo 1597, quando gli spagnoli attaccarono di sorpresa la città sotto assedio: I soldati del conte Pedro Henriquez de Acevedo y Alvarez de Toledo conte di Fuentes, travestiti da contadini, si presentarono davanti alle porte delle mura con noci e mele. La gente affamata di Amiens aprì le porte e gli spagnoli entrarono e presero il controllo della città. Esteban de Alcázar servì in questa città durante tutto il successivo assedio posto alla città dal re di Francia, Enrico IV con l’assistenza delle truppe inglesi, un assedio che durò circa sei mesi. Esteban de Alcázar rimase a difendere la città fino alla definitiva resa al re di Francia. Il governatore spagnolo di Amiens si arrese il 25 settembre 1597.

Dopo questo evento si spostò in “Frisia” dove prese parte nella conquista di Rimberge (Rheinberg) e Dutcomen (Doetinchem) oltre ad altre battaglie nell’isola di Bombol (Bommelerwaard), dove partecipò alla costruzione del “Fuerte de San Andres”. 9

Quella che nei documenti viene indicata come la conquista di Rheinberg, che è una città nel Nord Reno-Westfalia, in Germania, probabilmente è la riconquista10 della città avvenuta nel 1598 ad opera delle truppe di Francisco Hurtado de Mendoza. Questo assedio si svolse dal 9 al 14 ottobre 1598, durante la Guerra degli Ottant’anni, e si concluse con la resa della città alle truppe spagnole. La presa di Doetinchem, una città olandese della Gheldria, avvenne l’8 novembre 1598.

Nell’aprile del 1599, l’esercito spagnolo, comandato da Francisco Hurtado de Mendoza, che occupava parte della Gheldria, ricevette l’ordine di organizzare un’offensiva contro Bommelerwaard, un distretto della Gheldria a nord di Den Bosch. Nel maggio 1599 gli spagnoli invasero l’isola di Bommelerwaard e misero sotto assedio la città di Zaltbommel. Il 13 giugno dopo che le truppe di Maurizio d’Orange cannoneggiarono intensamente il campo spagnolo, gli spagnoli furono costretti ad abbandonare l’assedio della città. L’esercito spagnolo però si spostò nella parte orientale dell’isola di Bommelerwaard dove iniziò la costruzione di una formidabile fortezza all’estremità orientale, di fronte all’isola di Voorn a ovest di Heerewaarden. Questo forte fu chiamato San Andres, ed è ai lavori per la costruzione di questo forte che prese parte anche il nostro Esteban de Alcázar.11

Cerchiato di rosso il forte spagnolo di San Andres. In giallo il più recente forte del 1810 (Nieuw Fort St. Andries). Da Google Maps.
Cerchiato di rosso il forte spagnolo di San Andres. In giallo il più recente forte del 1810 (Nieuw Fort St. Andries). Da Google Maps.

Il forte edificato nel 1599 dagli spagnoli aveva la forma di un pentagono, ed era strategicamente situato per controllare il fiume Waal, che scorreva a nord del forte, e il fiume Mosa (Maas), che scorreva a sud del forte. I cinque bastioni della fortezza furono chiamati dagli spagnoli: Austria, Burgau, Sassonia, Aragona e Velasco. All’interno del forte fu costruita anche una cappella. Il forte rimase in mano spagnola fino al maggio 1600. I pochi resti del forte (da non confondere con i resti del vicino e più recente (1810) Nieuw Fort St. Andries che si trova a 600 metri di distanza ed è molto più piccolo) sono ancora oggi visibili. Dalle immagini satellitari si apprezza chiaramente la forma dell’antico forte.

L'assedio del Forte San Andres nel 1600. In una stampa di Baudartius del 1651
L’assedio del Forte San Andres nel 1600. In una stampa di Baudartius del 1651

IL RITORNO IN SPAGNA

Dopo aver combattuto in lungo e in largo per l’Europa, Esteban de Alcázar ebbe licenza di ritornare in Spagna. Fu sergente maggiore e alfiere del capitano Juan de Peña Garay fino a che per ordine del re di Spagna la sua compagnia fu riformata. In altre occasioni fu al servizio di Don Juan de Beamonte y Navarra e “… por reformacion dejó La Gineta de sargento”.12 In una altro documento si chiarisce che servì come sergente del capitano Don Juan de Beamonte y Navarra nell’”Armada Real del mar Oceano”. Poi con i galeoni della “Armada Real della Guardia della Carrera de las Indias” fu alle Indie come sergente e alfiere del capitano Juan de Peña Garay, da qui poi passò alla Nuova Spagna. Nella Nuova Spagna, nel 1605, il viceré, il marchese de Montesclaros,13 lo nominò capitano di una delle compagnie che andavano alle isole Filippine per la “rrecuperacion de las fuerzas de Terrenate”.14 Servì con la sua compagnia fino alla Villa de Arevalo15 quando il governatore delle Filippine Don Pedro de Acuña lo riformò.

I luoghi in Europa dove Esteban de Alcázar ha servito il re di Spagna tra il 1592 e il 1599. Da Google Mymaps.
I luoghi in Europa dove Esteban de Alcázar ha servito il re di Spagna tra il 1592 e il 1599. Da Google Mymaps.

NELLE FILIPPINE E NELLE MOLUCCHE

Secondo quanto riferiscono alcuni documenti, probabilmente poco dopo essere arrivato nelle Filippine, Esteban de Alcázar deve aver avuto qualche problema con i suoi superiori perché viene imprigionato per ordine di Jhoan (Juan) de Esquivel, maestro di campo di fanteria spagnola dell’esercito che doveva aiutare Acuña nell’impresa di Ternate. Egli in un documento datato 26 novembre 1605, ci informa che il capitano Esteuan de Alcázar, uno dei capitani del tercio di Esquivel “esta preso por mi hordem y por esto y estar la dicha compania sin alferez (conuiene?) que aya persona que en el inter la gouerni” perciò nomina per il governo di questa compagnia ad interim l’alfiere Gregorio de Vidaña. Testimonia la stessa cosa anche Pedro de Acuña, governatore e capitano generale delle Filippine: “…estando presso el Capitan Esteuan de Alcázar sobre cierta caussa que contra el se hizo..” secondo la testimonianza di Acuña, Vidaña restò al governo della compagnia di Alcázar per più di tre mesi e mezzo.16

LA PRESA DI TERNATE

Alcázar nel 1606 partecipò alla conquista di Ternate senza incarico e a suo costo. Poi a causa della morte di Christoual de Leon, che era capitano dell’artiglieria, Esteban de Alcázar fu nominato al suo posto “por la mucha esperiencia que tenia dela guerra”, con questa carica servì “sin soldo” durante la conquista di Ternate, nella quale servì “con cuidado y diligencia” e “con entera satisfacion”. Poi tornò a Manila con il governatore Acuña.17

Dopo la morte di Acuña, durante il governo dell’Audiencia18, nel 1607, in seguito alla notizia che otto navi olandesi erano arrivate a Ternate, Alcázar fu inviato alle Molucche come capo della nave “almiranta” del “socorro” e capitano di fanteria. In questo caso nonostante il tentativo di due navi olandesi di catturare il “socorro”, gli spagnoli riuscirono a giungere a Ternate.19

LA PRIMA BATTAGLIA DI PLAYA HONDA

Alcázar ritornò poi a Manila dove partecipò, nel 1609, con la carica di sergente maggiore dell’armata del nuovo governatore Don Juan de Silva20 che combattè contro gli olandesi a Manila. Una flotta olandese comandata dal vice-ammiraglio François Wittert assediò Manila per cinque mesi, a partire dal 1609. Alcázar combatté con la flotta olandese anche nello scontro, conosciuto come Prima Battaglia di Playa Honda, che portò alla cattura di tre navi della flotta olandese. Furono catturate la nave “Capitana” e la nave “Almiranta”, mentre un altra nave fu bruciata.21 La prima battaglia navale di Playa Honda si svolse il 25 aprile 1610.22 e in due ore di combattimento gli spagnoli sbaragliarono la flotta olandese formata da 4 imbarcazioni, catturando le navi Amsterdam (700 tonnellate) e Valk (uno jacht di 140 tonnellate), mentre fu catturato e dato alle fiamme un altro jacht l’Arand anch’esso di 140 tonnellate.23 La quarta nave olandese fuggì al termine della battaglia. Gli spagnoli ebbero 153 morti e 70 feriti, mentre gli olandesi ebbero almeno 85 morti e 120 di loro furono fatti prigionieri dagli spagnoli. Oltre alle due navi gli spagnoli catturarono 70 cannoni, munizioni e mercanzia per un ricco valore. Nello scontro fu ucciso anche il comandante della flotta olandese l’ammiraglio François Wittert.

PERMANENZA A TERNATE

Nel 1611 ritornò a Ternate, a suo costo, assieme alla spedizione comandata da Juan de Silva. Riuscì ad entrare nel forte di Malayo con uno stratagemma in modo da avere l’occasione di poter vedere e studiare da vicino le difese approntate nel forte dagli olandesi. Fu infatti incaricato da Juan de Silva di consegnare una lettera agli olandesi nel forte di Malayo, dove veniva trattato il riscatto dei prigionieri catturati dagli spagnoli a Manila.24

Su decisione di Juan de Silva, fu ordinato ad Alcázar e a Pedro de Heredia, di portare a Jilolo il principe di Ternate, Cachil Siran. In questa occasione il villaggio di Xilolo si sottomise agli spagnoli soprattutto grazie alla presenza del principe di Ternate. Una volta occupato il posto di Jilolo, gli spagnoli vennero a sapere dagli abitanti di Jilolo che gli abitanti di Sabugo spesso facevano scorribande a Jilolo. In previsione di un assalto a questo villaggio, Alcázar assieme a Luca de Vergara Gabiria e Pedro Zapata, fu tra coloro che andarono a riconoscere la “boca del rio de Sagugo (Sabugo)”.25 Fu così deciso di assaltare Sabugo. A rinforzo delle forze spagnole giunse a Jilolo anche Fernado de Ayala con 50 uomini, l’assalto al villaggio fu fatto per via terra.26

In questo periodo rimase a Ternate dove servì il re di Spagna per tre anni a suo costo,27 fino al 1614. In queste isole, assieme al Principe di Tidore soccorse la nave “Santana” probabilmente la nave Santa Ana nave “almiranta” del “socorro” che arrivò a Ternate nei primi mesi del 1612. Questa nave era stata attaccata da un imbarcazione olandese, ma il pronto intervento degli spagnoli riuscì a salvarla dal nemico.28

Nel marzo 1612, si distinse nella cattura di una galera olandese (in realtà era una galera che gli olandesi avevano preso agli spagnoli: “hauiendo tomado el enemigo una galera nuestra y viniendo con ella a tomar otra frigata”)29 che aveva tentato di catturare una fregata spagnola ancorata sotto le mura della città di Ternate. Lo scontro fu contro il capitano ‘Escoto’ che era giunto con una galera ad attaccare una fregata e una nave nel porto di Ternate, e prima che 6 navi nemiche e 6 lance nemiche potessero soccorrere gli olandesi, Alcázar attaccò con una scialuppa la galera nemica, mentre un altro capitano (Juan Gutierrez Paramo) la attaccava con una “caracoa”, l’azione congiunta costrinse alla resa la nave olandese, nello scontro furono catturati 40 olandesi mentre più di 50 olandesi morirono. Con questa galera presa agli olandesi, successivamente gli spagnoli riuscirono a catturare la nave ‘Gouda’.30

Di questo episodio ci parla anche Gerónimo de Silva nella sua lettera a Don Juan de Silva del 2 maggio 1612: utilizzando una “caracoa y una chalupa” il capitano Juan Gutierrez Paramo e il sergente maggiore Esteban de Alcázar con alcuni soldati spagnoli attaccarono la galera olandese e davanti al porto della Ciudad de Rosario31 dopo più di due ore di combattimento riuscirono ad avere la meglio sui nemici uccidendo molti olandesi e catturandone 43.32

In un’altra sua lettera scritta a Don Juan de Silva il 14 ottobre 1612, Gerónimo de Silva accenna di nuovo a Esteban de Alcázar, questa volta nelle sue parole filtra un nota polemica sul carattere di Alcázar: “El capitan Alcázar está ahi muy bien, aunque estuviera mejor mas léjos, porque su modo é inquietud natural es muy dañoso, y asi no ahy que tratar de su venida aqui, dondesus cartas y relaciones no perdona á nadie de allá ni de acá que es lástima ver con el desenfrenamiento que sin Dios ni verdad se atreve á hablar”.33 Dalle sue parole è chiaro il caratteraccio di Alcázar che Gerónimo de Silva, tra le righe, rimanderebbe volentieri a Manila.

Dopo la presa di Marieco34 da parte degli olandesi, Alcázar ricevette l’ordine da Gerónimo de Silva (“conffiando en el valor y esperiencia del ssargento mayor”)35 di assistere il re di Tidore per consigliarlo nella difesa della sua terra. Per cui si recò a Tidore, dove i nemici (olandesi e ternatesi) stavano assediando l’isola con 14 navi e 60 (in altri documenti si indica 45) caracoras, e grazie ai suoi consigli gli olandesi non riuscirono nei loro intenti. Qui si fa riferimento agli avvenimenti accaduti a Tidore nel luglio 1613, nei quali gli olandesi con una grande armata attaccarono la città del re di Tidore riuscendo a conquistare il vecchio forte dei Portoghesi, ma fallendo nella conquista della città.36 Dopo un’aspra lotta il forte fu conquistato dagli olandesi, nello scontro morirono 46 soldati spagnoli.37

Vediamo riguardo a questo episodio e al ruolo di Esteban de Alcázar cos’altro ho trovato. Il 30 giugno 1613 Alcázar viene inviato dal re di Tidore a Ternate con una lettera per Gerónimo de Silva nella quale il re consiglia di smantellare il vecchio forte dei Portoghesi per essere “tan flaco por ser piedra sobre piedra”. Alcázar e anche il “contador” Gerónimo de Almansa nell’occasione sono inviati dal re di Tidore a Ternate per informare de Silva del brutto stato in cui si trova il vecchio forte dei Portoghesi.38 La risposta di de Silva arriva il giorno dopo, 1 luglio 1613, in questa corrispondenza, de Silva esprime il suo disappunto per la proposta di smantellare il vecchio forte dei Portoghesi, anzi ordina che tale forte sia rinforzato e fortificato da Don Fernando Becerra.39

Esteban de Alcázar rimase tre anni a proprio costo a Ternate, poi passò a Manila a dare notizia della situazione delle Molucche. Rimase a Ternate fino al 1614, quando su richiesta del governatore delle Filippine, Don Juan de Silva, ritornò a Manila. Don Juan de Silva richiamò a Manila Esteban de Alcázar per sincerarsi della reale situazione dei presidi spagnoli nelle Molucche.40 Il governatore delle Filippine Don Juan de Silva, che stava preparando una grande spedizione contro gli olandesi, nomina anche Alcázar nei suoi ordini a Gerónimo de Silva del 13 ottobre 1613. In questa lettera si ordina che Esteban de Alcázar dovrà partire con una galera il 15 marzo 1614 da Ternate assieme al capitano Tufiño e dirigersi all’isola di Siao, e li attendere gli ordini del governatore.41 In una successiva lettera scritta il 30 novembre 1613 si accenna ancora ad Alcázar, qui chiamato “Valcazar” in questi nuovi ordini viene cambiata la data di partenza. Alcázar dovrà partire da Ternate con una “fregatilla” il 1 febbraio 1614 seguendo la rotta Siao, Punta de Naso, Manila.42

Un’altra corrispondenza di Don Juan de Silva a Gerónimo de Silva, datata 30 aprile 1614, ci conferma che Esteban de Alcázar era arrivato a Manila dove aveva informato il governatore della situazione delle Molucche e delle forze olandesi li presenti.43

LE NOZZE E L’ENCOMIENDA NELLE FILIPPINE

Nel 1614, dopo aver fatto ritorno a Manila, Alcázar si sposò con Dona Isabel de Alvarado Bracamonte, sorella del “licenciado” don Juan de Albarado Bracamonte, “fiscal” dell’ “Audiencia” di Manila. A seguito di queste imprese, e in occasione del suo matrimonio, il sergente maggiore Esteban de Alcázar ricevette, da Don Juan de Silva, il 2 agosto 1614, un “encomienda” della metà dei tributi dei villaggi di Hagonoy e Calompit. L’altra metà dell’encomienda venne assegnata a Don Fernando Centeno Maldonado44, che lo stesso giorno si era sposato con doña Maria de Alvarado, sorella della moglie di Esteban de Alcázar. Di entrambi i matrimoni fu padrino Don Juan de Silva, che ci spiega che dette ad entrambi questa encomienda di 2000 indios, che è situata a 4 leghe da Manila, di modo che i due siano premiati per le loro imprese e che si sentano obbligati a fare il loro dovere. Al termine dello stesso documento Juan de Silva propone per Alcázar la posizione di capo della galere di Ternate “…y el tiempo que ahí estuviere el sargento mayor Alcázar podrá ser cabo de las galeras, ó el capitan don Diego de Quiñones, entre tanto que se viene; y entónces pondrà Vmd. en ella la persona que le pareciere segun lo que en esta parte tengo dicho”.45

Come abbiamo visto, nell’agosto del 161446 Alcázar ricevette dal governatore delle Filippine Juan de Silva l’encomienda dei villaggi di Hagonoy e Calompit. Tale encomienda fu confermata dal re di Spagna con la Real Cedula del 25 ottobre 1616.47 Questa encomienda era stata del capitano e sergente maggiore Juan de Morones e poi alla sua morte era passata a sua moglie dona Ana de Monterrey (che in seguito si era risposata), ma adesso essendo morta anche lei, l’encomienda era rimasta libera.48 I due villaggi di Hagonoy e Calompit si trovano a circa 40 km a nord-ovest in linea d’aria da Manila nella cosiddetta provincia de La Pampanga, a est del fiume omonimo. L’encomienda viene concessa da Don Juan de Silva anche perché “…esperamos continuareis al dicho Real servicio metiendo el socorro que de pressente se esta aprestando para las diches furcas de Terrenate que os hémos encargado de que su Magestad se dara por muy servido”.49

IL “SOCORRO” A TERNATE

Infatti sempre nello stesso anno (1614), su incarico di Don Juan de Silva,50 Alcázar ritornò a Ternate a capo della flotta di soccorso, che era composta da “dos galeras, tres pataches y una fregata” e tre compagnie di fanteria (un altro documento parla di due navi, una ‘urca’, una fregata, due galere e 3 compagnie di fanteria),51 riuscendo a giungere a Ternate nonostante gli olandesi avessero tentato di bloccare il soccorso con 13 navi da guerra. Questo soccorso fu molto importante per Ternate, infatti gli spagnoli precedentemente avevano perso un soccorso e la metà di un altro.52 I due soccorsi andati dispersi erano quelli comandati da Don Fernando de Ayala e da Don Pedro Tellez.53

Questo “socorro” partì dalla provincia di Oton nell’ottobre 161454, infatti in una lettera scritta a Gerónimo de Silva del 20 settembre 1614, Don Juan de Silva, ci informa che il “socorro que sale á el presente, me pareció encargarlo á el capitan y sargento mayor Esteban de Alcázar, ansi por ser soldado y tener pràtica en navegaciones, y de buena resolucion, come por estar obligado por muchos caminos á hacer el deber”55 Don Gerónimo de Silva nella sua lettera a Don Juan de Silva del 12 dicembre 1614, ci informa che il “socorro” giunse a Ternate “…á los 9 del pasado” e fu così grande la contentezza e il sollievo che portò agli spagnoli asserragliati nei presidi delle Molucche. Il “socorro” guidato da Alcázar riuscì a passare dalla Punta de Iloilo otto giorni prima che arrivasse lì l’armata olandese, e questo fu grazie alla “…buena solicitud que puso en el viaje”.56 Esteban de Alcázar dichiara che questo incarico gli fu dato dal governatore dopo soli 40 giorni che si era sposato “casado” con Dona Isabel de Alvarado Bracamonte seconda sorella del licenciado Don Juan de Alvarado Bracamonte.57 Egli nonostante questo accettò il rischio della missione che gli aveva ordinato Don Juan de Silva, cioè di portare il soccorso a Ternate che era in grave pericolo. Se non fosse riuscito nella sua impresa certamente Ternate e gli altri presidi delle Molucche sarebbero state perse per la Spagna. Inoltre il tutto lo fece a suo costo, senza una paga, non accettando l’incarico di capo del “soccorro”, questo come vedremo qui sotto viene confermato anche da Juan de Silva.58

La spedizione salpò nell’ottobre 1614 (secondo le istruzioni il giorno della partenza doveva essere il 4 di ottobre), raggiunse Cebu, dove il padre Colin ci narra di un curioso episodio: Qui mancando un cappellano per l’armata e avendolo chiesto al rettore del collegio che rispose negativamente, il comandante della spedizione Esteban de Alcazar, indicato come “soldado antiguo”, praticamente “rapì” il padre gesuita Pedro Martinez, che era salito a bordo di una galera per confessare i soldati, facendo improvvisamente salpare l’imbarcazione con il gesuita a bordo. Nel viaggio di andata per Ternate impiegarono solo 14 giorni, mentre nel viaggio di ritorno impiegarono 64 giorni, in totale il viaggio durò 5 mesi.59

Riguardo Esteban de Alcázar in una lettera del 14 novembre 1614, Don Juan de Silva scrive che nel 1611 si era offerto di partecipare a suo costo alla spedizione organizzata da de Silva a Ternate, il governatore conferma che successivamente, Alcázar era rimasto a servire a Ternate per tre anni senza paga. Inoltre nell’ultimo “socorro” de Silva lo aveva nominato a capo del “socorro” con lo stipendio di 60 pesos al mese, ma Alcázar volle andare senza stipendio e a suo costo “… considerando las necesidades de la real caxa de que yo hice particular estimacion”.60

Alle fine del 1614 (14 novembre 1614) Juan de Silva esprime un ottimo parere su Esteban de Alcázar: “y por ser …. de talento, capacidad, platica y esperiencia en las cossas de la guerra”. In relazione all’ultimo soccorso a Ternate, Juan de Silva in questo documento ci indica che il soccorso era partito nell’ottobre 1614 dalla provincia di Oton. Per tale compito il governatore aveva nominato Alcázar perché era necessaria l’esperienza e la “buena resolucion de su persona”. Il governatore fu anche impressionato dal fatto che Alcázar volle partire senza nessuno stipendio, nonostante il governatore gli avesse prospettato l’incarico di capo a 60 pesos al mese. Al termine dello stesso documento de Silva scrive che Alcázar merita “la onrra y mrd que fuere servido hacerle ocupandole en officios y puestos de guerra de que me prometo dare toda buena quenta”.61

CONTRASTI CON DON JUAN DE SILVA

Il 3 luglio 1615 Esteban de Alcázar presenta una “peticon” all’Audiencia di Manila in cui costatando la morte di Juan Xuarez Gallinato, maestro di campo di Manila, richiede come premio per i suoi servizi tale incarico.62 L’Audiencia di Manila esprime parere favorevole in particolare Andrés de Alcaraz e Juan Manuel de la Vega raccomandano Esteban de Alcázar, come maestro di campo con 3.000 pesos di tributi. Questa raccomandazione però non viene firmata dal presidente dell’Audiencia, il licenciado Luis Ortiz de Padilla, perché aveva già raccomandato qualcun altro per quella posizione. Inoltre il governatore delle Filippine Juan de Silva, invia una lettera (datata 5 agosto 1615) contro la raccomandazione formulata dall’Audiencia per Esteban de Alcázar per mancanza di merito. Secondo Juan de Silva, infatti, la concessione dell’encomienda è già abbastanza in relazione ai meriti e servizi che ha svolto. Concedergli anche la carica di maestro di campo “seria cossa monstruossa y que aqui caussaria grande espanto y novedad”…”porque no tiene subjeto ni parte para tan grande puesto ni para otros muy menores”. Per questo incarico il governatore propone Don Gerónimo de Silva (parente del governatore governatore delle Filippine), attuale governatore di Ternate.63 Considerando il carattere di Alcázar, che traspare dai documenti consultati, una lettera del genere da parte del governatore delle Filippine deve aver provocato in lui grande risentimento. Questo spiega ampiamente gli avvenimenti successivi.

C’è un interessante documento che riguarda una causa tra Alcázar e il governatore delle Filippine Don Juan de Silva. Secondo quanto ho potuto ricostruire riguarda il mancato servizio militare di Alcázar durante la spedizione organizzata da de Silva a Malacca. A causa di ciò Alcázar fu imprigionato. Nella causa si trovarono da una parte Esteban de Alcázar, “encomendero de esta ciudad” e dall’altra “el licenciado Don R.o Goncelz de la Barra.da abogado de la dicha Real Audiencia”. Alcázar aveva presentato alla Audiencia una richiesta davanti a (Gaspar Aluarado?) che aveva l’incarico di rappresentare il governatore delle Filippine Don Juan de Silva. Alcázar afferma che non era un “soldado de soldo del presidio” della Filippine, ma era un abitante e encomendero di Manila ed era sposato con dona Ysabel de Albarado Bracamonte e perciò non poteva il governatore imprigionarlo come capitano generale perché non ne aveva la giurisdizione per poterlo fare, non essendo “soldado de soldo” in conformità alla Real Cédula del 17 novembre 1607. Il governatore non poteva giuridicamente fare quello che aveva fatto, non avendo motivo contro di lui, cioè metterlo in prigione. Alcázar chiede giustizia.64

Il (23?) gennaio 1616 Don Juan de Silva risponde alla causa fatta da Alcázar, sembra che Alcázar secondo la sua versione sia fuggito alla chiamata nel porto di Cavite, de Silva infatti stava partendo per la sua spedizione a Malacca e aveva chiamato a raccolta tutti i soldati disponibili. Evidentemente il governatore considerava Alcázar un soldato, ma lui non si considerava più un soldato, ma un cittadino di Manila, sposato e con encomienda. Il 21 dicembre 1615 fu pubblicato un bando in cui il 31 dicembre tutti “los apersebitos” dovevano presentarsi nel porto di Cavite, “pena de caer […] en malasso” e uno “de los apersebitos” fu il sergente maggiore Esteban de Alcázar. Egli fu perseguito come trasgressore del bando, con la sua fuga fu da mal esempio anche ad altri. Con l’abbandono del servizio per il re da parte di Alcázar, de Silva aveva dichiarato libera la metà dell’encomienda di Hagonoy e Calompit che possedeva Alcázar. Secondo de Silva, Alcázar è incorso nella pena di “malcasso y perdimento” viene anche reso pubblico il bando della sua pena. In data 11 maggio 1616 si presentano da una parte Esteban de Alcázar “vizino de esta ciudad”, e dall’altra il “fiscal” di Manila “el licenciado Don R.o Goncalez de la Barrera”, in questa data la causa viene dichiarata nulla e a Alcázar viene restituita la sua encomienda della metà di Hagonoy e Calompit con tutti i beni e i frutti che teneva prima del suo imprigionamento. Viene anche ordinato di ripristinare la buona fama che teneva Alcázar rendendo pubblica la sua assoluzione. Il governatore Don Juan de Silva era infatti morto a Malacca il 19 aprile 1616 e aveva lasciato un testamento con una clausola nella quale indica che le cause che aveva aperto contro “diferentes personas” siano perdonate tutte perché Dio mi perdoni dei miei peccati. La causa in questione viene chiusa definitivamente il 12 agosto 1620.65

LA SECONDA BATTAGLIA DI PLAYA HONDA

Successivamente, essendo “Alcalde ordinario”,66 combatté nelle Filippine contro gli olandesi a suo costo, in quest’occasione partecipò portando una barca (champan) di provviste per lui e i suoi compagni. Nel primo giorno di battaglia, nello scontro, si bruciò il viso, le mani e le gambe. Il secondo giorno di battaglia ebbe a suo carico la “proa” fino a che gli spagnoli riuscirono ad affondare la nave “capitana” nemica. Nello scontro gli spagnoli bruciarono altre due navi olandesi, mentre le altre navi nemiche fuggirono.67 Questa battaglia navale è con tutta probabilità la cosiddetta seconda battaglia di Playa Honda. Lo scontro avvenne il 14 e il 15 aprile 1617 tra la squadra navale spagnola comandata da Don Juan Ronquillo e composta da 7 “galeones” e 3 galee. La nave “capitana”, dove era imbarcato Don Juan Ronquillo, era la “San Salvador” ed aveva a bordo 46 pezzi d’artiglieria e 250 soldati. Il galeone “San Marcos” comandato da Don Juan de la Vega con 42 pezzi d’artiglieria e 164 soldati. Il galeone “San Juan Baptista” comandato da Pedro de Heredia con 32 pezzi d’artiglieria e 146 soldati. Il galeone “San Miguel” comandato da Rodrigo Agillestigi con 31 pezzi d’artiglieria e 138 soldati. Il galeone “San Felipe” comandato da Sebastian de Madrid, con 27 pezzi d’artiglieria e 111 soldati. Il galeone “Nuestra Señora de Guadalupe” comandato da Juán Baptista de Molina, con 24 pezzi d’artiglieria e 146 soldati. Il galeone “San Lorenço” comandato da Juán de Azeuvdo con 22 pezzi d’artiglieria e 44 soldati. Il generale delle 3 galee era Alonso Enriquez, le altre due galee erano comandate dal capitano Don Diego de Quiñones e dal sergente maggiore Don Pedro Tellez. Infine c’era un “pataque” del capitano portoghese Andres Coello.68

Secondo la “Relacion…” di Manuel de Madrid la flotta olandese era formata da 14 “galeones gruessos” (mentre secondo altri testi le navi olandesi erano 10)69 e varie altre navi, lance e imbarcazioni più piccole, al comando della flotta era l’ammiraglio olandese Joris van Spilbergen.

Il primo giorno ci fu solo una piccola scaramuccia tra le navi olandesi e la nave capitana spagnola. Il giorno successivo si svolse il vero e proprio scontro navale, nel quale gli olandesi furono nettamente battuti: nello scontro persero la loro nave ammiraglia la “Grote Zon”70 chiamata nei testi spagnoli “Sol de Holanda” una nave da 600 tonnellate. La “Grote Aeolus”71 un’imbarcazione da 320 tonnellate scoppiò e affondò durante la battaglia. Una terza nave olandese, la “Ter Veere”72 di 700 tonnellate fu bruciata. Le altre navi olandesi si diedero alla fuga. Gli spagnoli nello scontro persero solo il galeone “San Marcos”, probabilmente per imperizia del proprio comandante. Nonostante la vittoria buona parte della flotta spagnola subì gravi danni.73

Nell’ottobre 1617 Alcázar presentò una petizione con la quale richiede una rendita di 4.000 pesos e un governo nella Nuova Spagna. In questo documento si trova il suo Memoriale che elenca i suoi servizi, in particolare quelli eseguiti a Ternate. Tale documentazione è accompagnata da una “Lettera di Juan de Silva che raccomanda Esteban de Alcázar”, datata Manila, 14 novembre 1614. Ci sono poi le informazioni ufficiali sui meriti e sui servizi di Esteban de Alcázar (3 agosto 1615) e infine il “Riepilogo dei servizi di Esteban de Alcázar”.74 In questo documento ai testimoni vengono poste 15 domande. Tra i testimoni troviamo il capitano Pedro de Hermua, il capitano Francisco de Romanico, il capitano Don Juan de Salaçar (Salazar), il capitano Don P. Manuel (de Bracamonte), (l’alfiere Juan de Conbria?), l’alfiere Juan Montero Criado. Una certificazione del Generale Gallinato, una certificazione di Don Pedro de Acuna. L’audizione nell’Audiencia di Manila del capitano. Tra le altre testimonianze ci sono anche quelle del principe di Tidore, Cachil Mayo, del re di Tidore, Cachil Mole, di Geronimo de Silva e Geronimo de Almansa.

GLI ULTIMI ANNI NELLE FILIPPINE

Successivamente l’Audiencia incaricò Esteban de Alcázar di costruire il galeone “San Andres”, egli riuscì a costruirlo in soli quattro mesi. Gli fu dato l’incarico di capo di sei provincie. Venne nominato, da don Alonso Fajardo de Tenza, “alcayde del parian de los Sangleys” “dio residencia del dicho oficio, y fue declarado por buen juez, y merecedor de mayores mercedes.”.75 I Sangleyes erano gli abitanti di discendenza mista cinese e filippina delle Filippine. Nel 1581 il governatore Gonzalo Ronquillo de Peñalosa (1580-1583) formò a Manila un quartiere (Alcaicería) in cui vivevano e commerciavano i cinesi. Questo quartiere cinese, fin dall’inizio fu conosciuto con il nome di Parián, cioè il mercato della seta, e in esso i Sangley avevano le loro case e botteghe, per le quali pagavano un affitto al “cabildo” di Manila.76

Nel 1620 Esteban de Alcázar fu incaricato di fare il viaggio dalle Filippine alla Nuova Spagna come “almirante” delle navi, con il titolo che al ritorno fosse nominato generale. Durante il viaggio di andata ebbe molte tormente e uragani “En el viage tuuo muchas tormentas de huracanes continuos, y sin arbol mayor, y mesana, y medio trinquete, auiendo estado çoçobrado, y con diez palmos de agua sobre la carlinga, bolbiò la nao a salvamiento a Manila, y dio residencia, y no resultò cargo contra el” ma, nonostante tutto, riuscì a riportare la nave sana e salva a Manila.77

Nel 1623 erano 33 anni che Esteban de Alcázar serviva il Re e gli fu dato licenza di venire in Spagna. Infatti il 19 luglio 1623 ebbe, dal governatore delle Filippine, la licenza di quattro anni per tornare in Spagna. Nel testo manoscritto viene aggiunto che l’Audiencia di Manila ha dato parere che gli si faccia la misericordia del titolo di Maestro di Campo del quelle isole o di “tresmiles tributos en indios”.78 Lo scopo della sua licenza era il perorare un premio per i suoi anni di servizio per il re, la licenza gli fu data per 4 anni con la “retención” della metà dei tributi che godeva dall’encomienda dei villaggi di Hagonoy e Calompit.79

IN MESSICO

Nell’aprile 1626 da Barcellona una Real Cédula prorogò di un anno il tempo per rimanere in questi regni (Nuova Spagna) concesso dal governatore delle Filippine.80

Nel 1627, nella sua “Petición”, Esteban de Alcázar richiede una licenza per altri due anni per disporre dei beni che ha in Messico con una dichiarazione di continuare a godere dell’encomienda nelle isole Filippine e una licenza per portare con sé tutte le persone che ha portato. In questo documento dichiara che la licenza l’aveva ricevuta dal governatore delle Filippine Don Alonso Fajardo de Tenza, la prima licenza aveva quattro anni di durata. Nel 1626 aveva ricevuto una proroga di un anno. Alcázar si lamenta che non ha avuto risposta alle sue numerose richieste di benefici per i servizi che ha reso al re. Perciò chiede altri due anni di licenza.81

L’anno successivo nel maggio 1627 da Aranjuez un’altra Real Cédula prorogò questa volta di due anni il tempo per rimanere in Nuova Spagna.82 Nel giugno 1627 il sergente maggiore Esteban de Alcázar richiede una carta di raccomandazione in modo che il viceré della Nuova Spagna e il governatore delle Filippine gli facciano misericordia secondo i suoi servizi.83

Le tante richieste presentate al re portano infine i loro frutti, nel giugno 1627 il re invia infatti una Real Cédula al marchese de Cerralbo, vicerè della Nuova Spagna, nella quale raccomanda Esteban de Alcázar.84 La stessa raccomandazione viene fatta con un’altra Real Cédula a Don Juan Niño de Távora, governatore delle Filippine.85

A fine giugno 1627 c’è un fascicolo informativo “Expediente de información y licencia de pasajero” dove Esteban de Alcázar chiede la licenza di passeggero per tornare alle Filippine, assieme al il suo servitore Esteban Lento (Lonto).86

Nel luglio 1629 con una Real Cédula fu esteso il permesso di Esteban de Alcázar di assentarsi dalle Filippine per occuparsi dei suoi affari.87 Ma la sua permanenza in Messico si deve essere protratta oltre i termini stabiliti dal re. Già nel novembre 1629 viene emessa da Madrid un’altra Real Cédula indirizzata proprio a Esteban de Alcázar, residente in Messico. In tale cedula viene indicato che al termine della licenza che ha per vivere fuori dalle Filippine, se non torna a vivere in quelle isole, siano rispettate le leggi che riguardano gli encomenderos che non risiedono nelle loro encomiendas, considerandole come vacanti.88 Perciò il re minaccia di togliergli l’encomienda.

Alla fine di settembre 1629, Esteban de Alcázar richiede un certificato di spiegazioni e presenta un “Memorial” nel quale richiede l’invio di una nuova “cédula” in cui è inserita quella già consegnata, chiedendo quali “cédulas” devono essere eseguite se dopo otto anni non ritornasse a risiedere più nelle Filippine. In questo documento Alcázar dichiara di trovarsi “en poca salud no sabe si podra bolver a resider”. Sembra che la richiesta non abbia successo, infatti al termine del documento è aggiunto: “Que se declara que se executan las cedulas de su Mag.d. Que hablan contra los encomenderos que no residen ni hazen vezindad en sus encomiendas…”.89

Una nuova “Real cédula” viene emessa nel maggio 1630, in questo documento si proroga di un altro anno la licenza per stare lontano dalle Filippine, nel documento Esteban de Alcázar viene autorizzato a riscuotere ciò che la sua encomienda avrebbe reso.90

Ricapitolando: Alcázar prima ottenne 4 anni di licenza, poi un prolungamento della licenza per altri 3 anni. Ma nonostante tutti questi anni non ricevette nessuna misericordia “…y hallandose muy alcanzado y gastado, y qui no tenia con que sustentarse mas en esta corte se bolbio a embarcar para Filipinas, y en ellas sirvir a V. Mag.d. Y esperar que le hiciesse merced equivalente a sus servicios, y viendo que se le acabava la prorrogacion que V. Mag.d. le auia mandado dar, pidio el ano passado a V. Mag.d. Le hiciesse merced de mandarle prorrogar la licencia que tenia por un ano mas para poder residir en Mexico, y recoger la hazienda que tiene en aquella ciudad, la qual licencia, y prorrogacion le se concedio en 20 de Julio del ano passado la qual no se le ha podido remitir ni otros papeles que espera para el despacho de sus negocios en Mexico, por no hauer hauido flota ni navios de auiso”. In quest’occasione chiede un altro anno di estensione della licenza per risiedere ancora nella Città del Messico “dentro el qual tiempo podrò concluir sus negocios”.91

Nel giugno 1634 un ulteriore “Real Cédula” viene inviata a Sebastián Hurtado de Corcuera, governatore delle Filippine, informandolo della licenza concessa a Esteban de Alcázar, che prolunga di due anni quella che aveva per risiedere a Città del Messico, nonostante fosse un encomendero nelle Filippine.92

In vista di un mancato ritorno di Alcázar nelle Filippine e della successiva perdita dell’encomienda cominciano ad arrivare richieste da più parti di sostituirlo in quell’encomienda. A fine agosto 1634 il capitano Luis Alonso de Roa, residente a Manila, figlio di Pelayo Hernández, sposato con María Arias Girón, figlia del capitano Rodrigo Arias, chiede l’”alcaldía mayor” di Tondo e l’encomienda che rimarrà vuota quando il generale Esteban de Alcázar partirà per la Spagna.93

LA NOMINA A GOVERNATORE DI TERNATE

Nell’archivio delle Indie di Siviglia c’è il documento, una Real Provisión, di nomina a governatore di Ternate di Esteban de Alcázar, si tratta del “Provvedimento reale che nomina il capitano e sergente maggiore Esteban de Alcázar “alcaide” di Ternate e governatore di quel presidio, per un periodo di otto anni e in sostituzione di Pedro de Heredia. Il documento è fatto in Madrid ed è datato 20 giugno 1634. A quell’epoca Esteban de Alcázar si trovava in Nuova Spagna (Messico).94

Da quello che succede dopo sembra che Esteban de Alcázar non sia così convinto di passare altri otto anni della sua vita nelle isole Molucche. Infatti dopo la sua nomina datata giugno 1634, ci sono altri due documenti che affrontano la questione: si tratta di due “Real Cédula”, scritte a Madrid il 3 ottobre del 1634. Il primo documento è indirizzato al maestro di campo Pedro de Heredia, alcaide della fortezza di Ternate e governatore di detto presidio. Nel documento Heredia viene informato che Francisco Suárez de Figueroa y Acevedo è stato nominato per ricoprire la posizione di governatore ad interim nel caso che Esteban de Alcázar, che era stato nominato per questo posto, non lo accetti.95 Il secondo documento è indirizzato al governatore delle Filippine, Sebastián Hurtado de Corcuera. In questo caso il Re ordina, che, nel caso in cui Esteban de Alcázar non voglia accettare la posizione di alcaide e di governatore della fortezza di Ternate, per la quale è stato nominato, sia al suo posto nominato ad interim Francisco Suárez de Figueroa y Acevedo.96

Un anno e quattro mesi dopo la questione non sembra ancora definita. Infatti ci sono altri due documenti, scritti entrambi a Madrid e datati 22 gennaio 1636, che autorizzano Esteban de Alcázar a tornare in Spagna nel caso in cui rinunci al governo di Ternate. Il primo documento che è indirizzato al Marchese di Cadereyta, viceré della Nuova Spagna, ci informa che Esteban de Alcázar è residente in Messico, ma è titolare di un “encomienda” nelle Filippine. Il Re accorda ad Alcázar la licenza di venire in Spagna, nel caso in cui non accetti la carica di alcaide e governatore della fortezza di Ternate. Mentre se la accetta deve trasferirsi immediatamente a Ternate.97 Il secondo documento è la Real Cédula che concede licenza a Esteban de Alcázar, residente in Messico ed encomendero nelle Filippine, affinché possa venire in Spagna per un periodo di due anni, prolungando così i quattro anni precedentemente concessi. Anche qui viene ribadito che se decide di andare in Spagna, deve lasciare dapprima il suo incarico di alcalde e governatore della fortezza Ternate.98

Da questi documenti traspare una grande indecisione da parte di Esteban de Alcázar sul da farsi. Il destino, come vedremo qui sotto, però sceglierà per lui, e non sarà nessuna delle due cose prospettate.

Nell’Archivo Histórico Nacional c’è un ultimo interessante documento, datato 14 gennaio 1636, si tratta di una lettera del generale Esteban de Alcázar che racconta la sua permanenza a San Cristóbal, una località situata a circa 20 km in linea d’aria da Città del Messico, perché ferito alla mano. “Y lunes 14 del corriente, saluendo de la Venta de Carpio99 Camino de Otumba100 se parò frontero del coche un conejo e me aper para tirarle y me revento el cañón y llevo el dedo [pulgrorro (?)] y me a lastimado la mano en tal manera que me fue forçoso bolber atras, y en este pueblo de San Christóbal101. E alle un cirujano que me curo y dixo que para reparar mayor daño conuenia no pasar de aqui donde estoy aguardando a Villa Viciosa para que me bea y [sicomucene (?)] boluer a la ciudad o si estando aqui tres o quatro dias podre yr enprosegucion de mi viaje doy aviso a […] para que siendo servido mande lo que pare acerca [….] que se Haga [….] S. Xristoual 14 de Enero de 1636.”.102 Purtroppo dal documento non si riesce a capire se il viaggio intrapreso fosse un semplice viaggio nei dintorni di Città del Messico oppure avesse deciso di recarsi al porto di Veracruz per imbarcarsi per la Spagna.

Questa ferita, causata dallo scoppio dell’arma usata per sparare ad un coniglio, sarà con tutta probabilità la causa della sua morte avvenuta, solo due settimane dopo questo banale incidente. Esteban de Alcázar sopravvissuto a decenni di battaglie in ogni angolo dell’impero spagnolo morirà probabilmente a causa di un’infezione causata da questo banale incidente. Infatti Esteban de Alcázar muore, secondo il certificato di morte indicato nel “Boletim da Filmoteca Ultramarina Portuguesa”, il 28 gennaio 1636.103 Se, come abbiamo visto all’inizio di questo studio, il 1578 è veramente l’anno della sua nascita, Esteban de Alcázar muore all’età di 58 anni.

Nell’Archivio delle Indie di Siviglia esiste anche un documento che riguarda l’attestazione della morte del generale Esteban de Alcázar (“Certificación del fallecimiento del general Esteban de Alcázar”. In: AGI: “Petición de Juan Grau sobre nuevo gobernador para Terrenate”. Signatura: FILIPINAS,27,N.222. Fecha creación: 1637-03-16. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,27,N.222.). In questo documento si viene a sapere che Alcázar è morto il 28 gennaio 1636 nel villaggio di “San Xptoual de Ecatepeque”. Il documento in questione ci informa che il generale è morto mentre “estando en el pueblo de San Xptoual de Ecatepeque en las cassas de la comunidad del dicho pueblo, vide muerto naturalmente aloque parecio ael general Esteban de Alcázar que conoci en vida”. Il suo corpo fu sepolto “en el convento e yglesia del dicho pueblo de la horden de señor San Francisco”. Nel documento si aggiunge che”y para que dello conste die el presente en el pueblo de San Xptoual de Ecatepeque (destanuz ?) va España a veinte y ocho dias del mes de henero de mill y seicientos y trienta y seis anos”.

Dopo la notizia della sua morte, nel settembre 1636, il generale Diego de Ascueta y Menchaca, figlio del generale e maestro di campo Cristóbal de Azcueta y Menchaca, chiede che gli sia concessa la grazia di concedergli il governo di Terrenate, che è vacante a causa della morte del generale Esteban de Alcázar.104 L’anno successivo alla morte di Alcázar, nel marzo 1637, il procuratore generale delle Filippine, Juan Grau y Monfalcón, scrive un memoriale in cui chiede che a causa della morte del generale Esteban de Alcázar, sia nominata un’altra persona per l’incarico di governatore di Ternate. Il procuratore chiede che sia nominato un governatore esperto in questioni militari, come lo era il maestro di campo Pedro de Heredia, che ha governato quelle forze fino ad ora e grazie a lui sono state mantenute. Questo documento è accompagnato anche dalla “Certificación del fallecimiento del general Esteban de Alcázar”, documento di cui ho parlato poco sopra.105

Dopo la sua morte tra i documenti che lo riguardano c’è anche una richiesta da parte di Gaspar del Hierro, marito di Juana de Alcázar Tello, entrambi residenti nella città di Murcia, eredi del generale Esteban de Alcázar, che chiedono l’invio “de la ordinaria de difuntos” affinché i beni di detto generale siano inviati in Spagna. Juana de Alcázar Tello è l’unica sorella legittima di Esteban de Alcázar. Questo è il testo del documento da come l’ho potuto leggere: “Gaspar del Hierro marido y conjunta [person (?)] de dona Juana de Alcázar Tello de la ciudad de Murcia herederos con beneficio de [vivente (?)] de Esteban de Alcázar hermano [legítimo (?)] de la dicha Dona Juana sin hauer otro que lo sea. Dicen que dicho [General] Esteban de Alcázar viniendo de Filipinas para estos reynos murio en la Nueva Espana en un lugar tres o quatros [legoes (?)] de la Ciudad de Mexico [dexando por sus albauas(?)] a Pedro de Soto [……?] ya Dona Isabel de Alvarado Bracamonte su mujer del dicho Esteban de Alcázar, el qual no dexo otros hjos ni erederos [mas forçosos (?)] que la dicha Dona Juana y para [recoxer (?)] su hazier [lastando (?)] hazer que se traiga a estos reinos. Suppl.a V. Mg. se sirua demandar se le de la ordinaria de difuntos para el [inz (?)] dellos remita la [haz.da (?)] y bienes del dicho general Esteban de Alcázar [aestos reynois (?)] enello reciuerà merced”.106

LA MOGLIE DI ESTEBAN DE ALCÁZAR: ISABEL DE ALVARADO BRACAMONTE

I successivi documenti presenti nell’Archivio delle Indie di Siviglia riguardano sua moglie vedova, Isabel de Alvarado, che richiede di mantenere i diritti sull’encomienda nelle Filippine.

Come abbiamo visto Dona Isabel de Alvarado Bracamonte, è la sorella del “licenciado” don Juan de Alvarado Bracamonte, “fiscal” dell’ “Audiencia” di Manila, che successivamente diventerà “oidor” di Panamá. La sua famiglia era originaria di Jerez de la Frontera (Cadice). I suoi genitori erano Luis Sáez de Alvarado Bracamonte y de Inés de Salazar, che nell’aprile 1607 erano già morti.107 Isabel de Alvarado giunse a Manila nel 1609 assieme alla sorella Maria de Alvarado e al fratello Juan de Alvarado Bracamonte che era stato nominato “fiscal de la Audiencia de Manila”, assieme a loro arrivò anche una lunga pletora di servi “criados”.108 Juan de Alvarado Bracamonte fu rimosso dal suo posto di “fiscal” nelle Filippine e inviato come “ouidor” a Panamà per aver proceduto nel suo ufficio con scandalo, passione e avidità. Anche le sue due sorelle sembrano coinvolte in queste accuse. Una “Real Cédula” del febbraio 1619 cita le due sorelle indicando che Juan de Alvarado Bracamonte, ha sposato le sue sorelle e si è relazionato con persone che avevano interessi nelle Filippine e si era relazionato con persone interessate a cause di giustizia.109

Ma torniamo agli avvenimenti successivi alla morte di Esteban de Alcázar. Nel memoriale del maggio 1637 Isabel de Alvarado richiese l’estensione della licenza per l’encomienda nelle Filippine dal momento che lei si trova in Nuova Spagna, dove è anche morto suo marito. Il valore dell’encomienda è di 600 tributi, ed Isabel è disposta a pagare 500 pesos per prorogare la licenza. Nel documento si dichiara “vidua e pobre” e impossibilitata di tornare nelle Filippine. Il re concede la grazia a Isabel sulla base dei 500 pesos proposti, ma Juan Grau y Monfalcón nell’aprile 1637 informa che l’encomienda aveva un valore maggiore per cui al termine del procedimento Isabel de Alvarado deve pagare 800 pesos.110

Nel luglio 1637 il “Consejo de Indias” propone che Isabel de Alvarado, vedova di Esteban del Alcázar, riceva i diritti per godere della sua encomienda nelle Filippine mentre viveva in Messico, mettendo al suo posto uno scudiero e pagando 800 pesos. La proposta viene accettata.111

Il re, nel dicembre 1637, con “Real Cédula” concede ad Isabel de Alvarado, vedova di Esteban de Alcázar, di poter godere per la sua vita dell’encomienda, in cui è succeduta al marito nelle Filippine, situata nei villaggi di Calumpit e Hagonoy. La concessione le viene data anche se è residente fuori dalle isole, purché in tale incarico metta uno scudiero “…que cumpla con las obligaciones de vecindad”.112

L’encomienda di Esteban de Alcázar succede in “segunda vida” alla sua vedova Isabel de Alvarado, nel febbraio 1638 Antonio Sánchez e Juan de Salinas, della “Contaduría del Consejo”, mandano un avviso a Juan Bautista Uberoga in modo che il dispaccio (per godersi l’encomienda mettendo uno scudiero) che deve essere dato a Isabel de Alvarado, vedova di Esteban de Alcázar, non si fermi.113

La moglie, Isabel de Alvarado, successivamente si risposerà con Bernabé Domínguez Abarca.114 Non ho trovato la data del matrimonio tra i documenti scannerizzati disponibili su PARES. Ma ci sono documenti dell’ottobre 1639 in cui risultano già sposati, quindi è certo che la donna si sia risposata prima di questa data.

Il secondo marito di Isabel de Alvarado, Bernabé Domínguez Abarca (che in alcuni documenti è erroneamente chiamato Bartolomé) era nipote di uno dei “conquistadores” della Nuova Spagna. Aveva servito in vari incarichi il re. Ma non aveva “otra cossa con que se sustentar” per cui chiedeva misericordia al re che confermasse anche a lui, alle stesse condizioni della moglie, in caso lei fosse morta prima di lui, l’encomienda nelle Filippine pagando 500 pesos. La richiesta fu accolta, nell’ottobre 1639, accettando il pagamento dei 500 pesos proposti.115

Don Bernabé Domínguez era figlio legittimo di Alonso Domínguez “regidor” di Città del Messico e di Dona Geronima Osorio sua legittima moglie, e nipote per via paterna di Alonso Domínguez, uno dei primi coloni di Città del Messico e pronipote (“biznieto”) di Bartolomé Gonzales e quarto nipote (“quarto nieto”) di Juan (Imli?) uno dei primi conquistadores che vennero in Nuova Spagna con il “Marqués del Valle” Don Fernando Cortes e servirono il re di Spagna nella compagnia di Panfilio de Narvaez, andarono con le loro armi, servi e cavalli tutto a loro costo.116 Bernabé Domínguez Abarca risulta essere stato “correxidor” del pueblo di Yaguelica. Fu poi “alcaide mayor del pueblo y parrido degua y Acocotla”117

Dalla richiesta della coppia scaturisce una “Real Cédula” del luglio 1641 in cui il re concede a Bernabé Domínguez Abarca, residente nella Nuova Spagna, l’encomienda nelle Filippine nel caso la moglie muoia prima di lui.118

Sempre sullo stesso argomento c’è una petizione, datata maggio 1642, di Domínguez Abarca sulle encomiendas di Isabel de Alvarado. Da quanto si può leggere Bernabé Domínguez Abarca chiede che l’encomienda, che era stata posta nella Corona Reale, gli sia restituita e che possa godersela nel caso in cui sua moglie muoia anche se risiede fuori dalle Filippine, poiché ha pagato per questa misericordia. Sembra infatti che “La persona que tenia su poder da las dichas encomiendas, no lo quiso obedecer y por no cumplir la dicha mer.d. Que V. Mag.d. le hauia hecho respondio por su decreto de veinte y uno de Abril de seicentos y quarenta ala peticion que se le presento que dichas encomiendas estauan ya metidas en la Corona Real”. In questo documento si viene anche a sapere che il re ha concesso a Bernabé Domínguez Abarca, secondo marito di Isabel de Alvarado, la grazia di godersi l’encomienda di sua moglie quando lei morirà, nonostante viva fuori dalle Filippine.119

Nel 1642, una “Real Cédula” viene inviata al presidente e agli “oidores” dell’Audiencia di Manila, affinché rispettino le “cédulas” in cui il re ha concesso a Isabel de Alvarado di godere per la vita dell’encomienda che ha nelle Filippine mentre risiede fuori dalle isole. Nello stesso documento viene concesso a Bartolomé Domínguez, secondo marito di Isabel de Alvarado, che se lei muore prima di lui, può godere allo stesso modo di questa encomienda per la sua vita, mettendo uno scudiero.120

Riguardo al passaggio dell’encomienda al secondo marito di Isabel de Alvarado ci sono altri tre documenti tutti datati 1 febbraio 1653. Il primo è una Real Cédula indirizzata a Juan de Bolívar y Cruz, procuratore (fiscal) del tribunale di Manila, sulla riscossione dei proventi degli effetti di Bartolomé Domínguez Abarca.121 Il secondo documento è una registrazione (asiento) dell’invio della stessa Real Cédula descritta sopra al “presidente y oidores de la Audiencia de Manila”122 e il terzo documento è la registrazione (asiento) della stessa Real Cédula agli “oficiales de la Real Hacienda de Filipinas”.123

NOTE

1 Memorial del capitán y sargento mayor Esteban de Alcázar, haciendo relación de sus servicios, especialmente los desempeñados en Terrenate. Pide que se le haga merced de 4.000 pesos de renta y un gobierno en Nueva España. AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

2 Potrebbe essere la località di Vicara accanto a Rosignano Monferrato, quest’ultimo viene chiamato la “sentinella di Casale” per la sua posizione strategica. Indicato anche come “bicaras” e poi stampato come “Vicaras” in: AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81. Mentre viene indicato come “Vicarral” in: AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

3 Località della Contea di Borgogna, potrebbe essere la cittadina, situata lungo il Reno, di Breisach oggi in Germania. Indicato come “Besu” in: AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81. Mentre viene indicato come “Bisri” o “Bisu” in: AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

4 Di questa località non ho, al momento, trovato il nome attuale, però potrebbe essere la cittadina di Arc-lès-Gray oppure la stessa Gray, entrambe località a meno di 20 km a sud-est di Fontaine-Française. Indicato come “Desguaso de Guy” o “Disguaso de Grey” in: AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

5 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

6 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

7 Indicato anche come “Huelt” e “Hulst” in: AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

8 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

9 Quest’isola nei documenti viene chiamata anche “Vonvol”. AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

10 Rheinberg era stata presa agli spagnoli da Maurizio di Nassau il 20 agosto 1597.

11 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

12 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

13 Juan de Mendoza y Luna, terzo marchese di Montesclaros (gennaio 1571 – 9 ottobre 1628), decimo viceré della Nuova Spagna. Governò la Nuova Spagna dal 27 ottobre 1603 al 2 luglio 1607. Successivamente fu viceré del Perù, dal 21 dicembre 1607 al 18 dicembre 1615.

14 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81. Vedi anche AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

15 Arévalo de Iloílo, una città filippina situata sull’isola di Panay.

16 AGI: “Confirmación de encomienda de Albay, etc. Expediente de confirmación de las encomiendas de Albay y Canaman en Camarines y Catanduanes, a Gregorio de Vidaña. Resuelto, [f] 1620-10-21” FILIPINAS,47,N.38. Blocco 2, Foglio 12, 13.

17 AGI: “Parecer de la Audiencia sobre Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1615-08-07. Signatura: FILIPINAS,20,R.9,N.57. Vedi anche la “Certificaccion del General Gallinato” fogli 42-43 e quella di “Don Pedro de Acuña” fogli 43-45. in AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50. Per la conquista spagnola di Ternate vedi: Marco Ramerini “Gli spagnoli nelle isole Molucche, 1606-1663/1671-1677” pag. 20-34.

18 Cioè durante il governo di Cristóbal Téllez de Almanza, fu il primo governatore generale delle Filippine della Real Audiencia di Manila. Téllez fu governatore ad interim delle Filippine tra il giugno 1606 e il giugno 1608.

19 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

20 Juan de Silva fu il 14° Governatore Generale delle Filippine, rimase in carica tra l’aprile 1609 e il 19 aprile 1616, data della sua morte a Malacca.

21 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

22 La data dello scontro in alcuni testi è indicata essere il 24 aprile in altri il 25 aprile, in alcuni testi olandesi il 23 aprile.

23 J.R. Bruijn, F.S. Gaastra, I. Schöffer “Dutch-Asiatic shipping in the 17th and 18th centuries” Vol. 2 pag. 24-25.

24 Probabilmente gli olandesi catturati nella prima battaglia di Playa Honda.

25 AGI: “Parecer de la Audiencia sobre Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1615-08-07. Signatura: FILIPINAS,20,R.9,N.57

26 AGI: “Méritos y servicios:Fernando de Ayala: Filipinas. Información de los méritos y servicios del general don Fernando de Ayala. Pasó a las islas Filipinas en 1620 con un navío que se envió desde Nueva España; también obtuvo y desempeñó muchos cargos y comisiones, se halló en la conquista de Terrenate e Ilolo. Manila, 23 de julio de 1622. [c] 1622-07-23” PATRONATO,53,R.25 fogli 27-28. Il parere di: Esteuan de Alcazar si trova nei fogli 26-31.

27 AGI: “Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1630. Signatura: INDIFERENTE,2077,N.212

28 AGI: “Parecer de la Audiencia sobre Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1615-08-07. Signatura: FILIPINAS,20,R.9,N.57

29 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

30 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

31 La Ciudad del Rosario era la cittadina che gli spagnoli avevano costruito nella parte meridionale dell’isola di Ternate. Per una descrizione di questa città vedi: Marco Ramerini “The Spanish town of Ternate: Ciudad del Rosario or Gammalamma” https://www.colonialvoyage.com/spanish-town-ternate-ciudad-del-rosario-gammalamma/

32 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 19-20

33 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 68

34 Marieco nell’isola di Tidore fu conquistata dagli olandesi nel febbraio 1613. Vedi: Marco Ramerini “Gli spagnoli nelle isole Molucche, 1606-1663/1671-1677” pag. 91-92

35 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

36 Per una descrizione dettagliata di questi episodi vedi Marco Ramerini “Gli spagnoli nelle isole Molucche, 1606-1663/1671-1677” pag. 94-97

37 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

38 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 134

39 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 135

40 Colin – Pastells “Labor evangélica: Ministerios apostolicos de los obreros de la Compañía de Jesús en las Islas Filipinas” 1902, pag. 289

41 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 172

42 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 182

43 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 201

44 Per quanto riguarda la storia della vita di Fernando Centeno Maldonado vedi: Marco Ramerini “Don Fernando Centeno Maldonado: da Algeri, alle Molucche, allo Yucatan” 2021 pubblicato anche in www.colonialvoyage.com

45 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 255-264

46 Il documento riporta la data del 2 agosto 1614 con la firma di Juan de Silva. Poi nell’aggiunta viene indicata la data del 24 luglio 1615. All’inizio viene riportato il 7 giugno 1616 come data della conferma dell’encomienda. AGI: “Confirmación de encomienda de Hagonoy, etc”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1616-10-21. Signatura: FILIPINAS,47,N.5.

47 AGI: “Confirmación de encomienda a Esteban de Alcázar” Signatura: INDIFERENTE,450,L.A4,F.222-222V. Fecha creación: 1616-10-25 , Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//INDIFERENTE,450,L.A4,F.222-222V

48 AGI: “Confirmación de encomienda de Hagonoy, etc”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1616-10-21. Signatura: FILIPINAS,47,N.5.

49 AGI: “Confirmación de encomienda de Hagonoy, etc”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1616-10-21. Signatura: FILIPINAS,47,N.5.

50 Riceve l’incarico il 16 settembre 1614 vedi foglio 55 di: AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

51 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

52 Colin – Pastells “Labor evangélica: Ministerios apostolicos de los obreros de la Compañía de Jesús en las Islas Filipinas” 1902, pag. 289

53 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

54 In questo documento è chiaramente scritto che il “socorro” era partito nel mese di ottobre 1614: “Carta de Juan de Silva recomendando a Esteban de Alcázar. Manila, 14 de noviembre de 1614”. (Cat. 9264) in: AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

55 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 254

56 “Correspondencia de Don Gerónimo de Silva” in “Coleccion de documentos ineditos para la historia de España” Vol. 52, 1868, p. 274-275

57 AGI: “Parecer de la Audiencia sobre Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1615-08-07. Signatura: FILIPINAS,20,R.9,N.57. AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

58 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

59 Colin-Pastells “Labor Evangelica” vol. III pp. 328-329

60 Colin – Pastells “Labor evangélica: Ministerios apostolicos de los obreros de la Compañía de Jesús en las Islas Filipinas” 1902, pag. 289-290

61 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

62 Colin – Pastells “Labor evangélica: Ministerios apostolicos de los obreros de la Compañía de Jesús en las Islas Filipinas” 1902, pag. 291

63 AGI: “Parecer de la Audiencia sobre Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1615-08-07. Signatura: FILIPINAS,20,R.9,N.57

64 “Testimonio de la causa que trató en la Audiencia el sargento mayor Esteban de Alcazar, contra el fiscal para que se declarase nulo lo actuado contra su persona y bienes por el gobernador Juan de Silva, por no haber ido a servir a su majestad y ser restituido en su encomienda. Manila, 12 de agosto 1620”. AGI: “Testimonios de autos que se envían”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1619-06-12. Signatura: FILIPINAS,7,R.5,N.59. La causa di Esteban de Alcázar è nel blocco 5.

65 “Testimonio de la causa que trató en la Audiencia el sargento mayor Esteban de Alcazar, contra el fiscal para que se declarase nulo lo actuado contra su persona y bienes por el gobernador Juan de Silva, por no haber ido a servir a su majestad y ser restituido en su encomienda. Manila, 12 de agosto 1620”. AGI: “Testimonios de autos que se envían”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1619-06-12. Signatura: FILIPINAS,7,R.5,N.59. La causa di Esteban de Alcázar è nel blocco 5.

66 Probabilmente è in questo periodo che fu nominato “alcayde del parian de los Sangleys”, riguardo a questo vedi più avanti nel testo. AGI: “Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1630. Signatura: INDIFERENTE,2077,N.212

67 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

68 Manuel de Madrid “Relacion verdadera de la gran vitoria que el Armada Española de la China tuuo contra los olandeses piratas, que andauan en aquellos mares, y de como le tomaron y echaron a fondo doze galeones gruessos, y mataron gran numero de gente: dase cuenta de las naos, y numero de gente que lleuaua cada armada, y nombres de los capitanes della / todo sacado de vna carta que de el Puerto de Acapulco” 1618. Questo documento è scritto dal fratello di Sebastian de Madrid, comandante del galeone “San Felipe”, che fu ucciso nella battaglia. Manuel de Madrid era “ouidor” cioè giudice di Manila.

69 Cesáreo Fernández Duro “Historia de la Armada Española desde la unión de los reinos de Catilla y de Aragón” Tomo 3 (1556-1621), pag. 409-410

70 J.R. Bruijn, F.S. Gaastra, I. Schöffer “Dutch-Asiatic shipping in the 17th and 18th centuries” Vol. 2 pag. 34-35.

71 J.R. Bruijn, F.S. Gaastra, I. Schöffer “Dutch-Asiatic shipping in the 17th and 18th centuries” Vol. 2 pag. 34-35.

72 J.R. Bruijn, F.S. Gaastra, I. Schöffer “Dutch-Asiatic shipping in the 17th and 18th centuries” Vol. 2 pag. 36-37.

73 Manuel de Madrid “Relacion verdadera de la gran vitoria que el Armada Española de la China tuuo contra los olandeses piratas, que andauan en aquellos mares, y de como le tomaron y echaron a fondo doze galeones gruessos, y mataron gran numero de gente: dase cuenta de las naos, y numero de gente que lleuaua cada armada, y nombres de los capitanes della / todo sacado de vna carta que de el Puerto de Acapulco” 1618.

74 AGI: “Petición de merced de Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1617-10-16. Signatura: FILIPINAS,37,N.50

75 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

76 Gomà, Daniel. “Pairán de Manila”. Atlas Digital de los Espacios de Control, nº 12, 2017.

77 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

78 AGI: MERITOS: Esteban de Alcázar. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1623-07-19. Signatura: INDIFERENTE,161,N.81

79 AGI: “Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1630. Signatura: INDIFERENTE,2077,N.212

80 AGI: “Prórroga de licencia a Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1626-04-09. Signatura: INDIFERENTE,451,L.A9,F.144-144V

81 AGI: “Petición de Esteban de Alcázar de prórroga de licencia”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-04-23. Signatura: FILIPINAS,5,N.343

82 AGI: “Prórroga de licencia a Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-05-07. Signatura: INDIFERENTE,451,L.A10,F.116-116V

83 AGI: “Petición de Esteban de Alcázar de recomendaciones”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-06-05. Signatura: FILIPINAS,5,N.346

84 AGI: “Recomendación al marqués de Cerralbo de Esteban de Alcázar”.

Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-06-11. Signatura: INDIFERENTE,451,L.A10,F.156V-158

85 AGI: ”Recomendación a Niño de Távora de Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-06-11. Signatura: INDIFERENTE,451,L.A10,F.155-156V

86 AGI: “ESTEBAN DE ALCAZAR”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1627-06-28. Signatura: CONTRATACION,5399,N.35

87 AGI: “Prórroga de licencia a Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1629-07-20. Signatura: INDIFERENTE,452,L.A12,F.56V-57V

88 AGI: “Orden a Esteban de Alcázar sobre residencia en encomienda”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1629-11-04. Signatura: INDIFERENTE,452,L.A12,F.142V-143

89 AGI: “Petición de Esteban de Alcázar de cédula aclaratoria”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1629-09-24. Signatura: FILIPINAS,5,N.379

90 AGI: “Petición de Fernando Centeno Maldonado de prórroga de licencia. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1632-07-23. Signatura: FILIPINAS,40,N.33

91 AGI: “Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1630. Signatura: INDIFERENTE,2077,N.212

92 AGI: “Licencia para ir a México a Esteban de Alcázar”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1634-06-20. Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.70V-71V

93 AGI: “Petición de Luis Alonso de Roa de alcaldía y encomienda”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1634-08-30. Signatura: FILIPINAS,40,N.57

94 Real Provisión nombrando al capitán y sargento mayor Esteban de Alcázar alcaide de la fuerza de Terrenate y gobernador de la gente de guerra de aquel presidio, por tiempo de ocho años y en sustitución de Pedro de Heredia. (Cat. 15518). AGI: “Nombramiento de gobernador de Terrenate a Esteban de Alcázar” Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.66R-69R. Fecha creación: 1634-06-20, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,347,L.1,F.66R-69R

95 Real Cédula al maestre de campo Pedro de Heredia, alcaide de la fuerza de Terrenate y gobernador de la gente de guerra de dicho presidio, avisándole de que se ha nombrado a Francisco Suárez de Figueroa y Acevedo para que sirva esa plaza interinamente en caso de que Esteban de Alcázar, que ha sido provisto para ella, no la acepte. (Cat. 15609). AGI: “Aviso de nombramiento de gobernador interino de Terrenate” Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.77R-78R. Fecha creación: 1634-10-03, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,347,L.1,F.77R-78R

96 Real Cédula ordenando al gobernador de Filipinas, Sebastián Hurtado de Corcuera que, en caso de que Esteban de Alcázar no quiera aceptar la plaza de alcaide de la fuerza de Terrenate y gobernador de la gente de guerra de ese presidio, de que se le ha hecho merced, nombre por tal a Francisco Suárez de Figueroa y Acevedo para que sirva en ínterin que se nombra a otro en propiedad. (Cat. 15608). AGI: “Nombramiento de sustituto de gobernador de Terrenate” Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.74V-77R. Fecha creación: 1634-10-03, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,347,L.1,F.74V-77R

97 Real Cédula al marqués de Cadereyta, virrey de Nueva España, remitiéndole la licencia para venir a España que se concede a Esteban de Alcázar, residente en México y encomendero en Filipinas, en caso de que no acepte la plaza de alcaide de la fuerza de Terrenate y gobernador de la gente de guerra de aquel presidio de que se le ha hecho merced, y a donde debe trasladarse inmediatamente si acepta servirla. (Cat. 16018). AGI: “Orden sobre licencia al gobernador de Terrenate” Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.161V-162V. Fecha creación: 1636-01-22, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,347,L.1,F.161V-162V

98 Real Cédula dando licencia a Esteban de Alcázar, residente en México y encomendero en Filipinas, para que pueda venir a España por tiempo de dos años, prorrogando así los cuatro que se le concedieron anteriormente, haciendo primero dejación de su plaza de alcaide de la fuerza de Terrenate y gobernador de la gente de guerra de aquel presidio. (Cat. 16017). AGI: “Licencia para venir a España a Esteban de Alcázar” Signatura: FILIPINAS,347,L.1,F.159V-161V. Fecha creación: 1636-01-22, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,347,L.1,F.159V-161V

99 Venta de Carpio è oggi un settore urbano (situato alle pendici della collina Chiconautla), con la categoria di quartiere, che si trova nel nord del comune di Ecatepec de Morelos.

100 Otumba è un comune della regione di Ecatepec vicino a Citta del Messico.

101 San Cristóbal Ecatepec è una città, sede municipale di Ecatepec de Morelos nelle vicinanze di Città del Messico.

102 Carta del general Esteban Alcázar dando cuenta de su permanencia en S. Cristóbal por hallarse herido en una mano. Archivo Histórico Nacional: “Permanencia del general Esteban Alcázar en S. Cristóbal” Signatura: DIVERSOS-COLECCIONES,32,N.3. Fecha creación: 1636-01-14, San Cristóbal. Código de referencia: ES.28079.AHN//DIVERSOS-COLECCIONES,32,N.3

103 Boletim da Filmoteca Ultramarina Portuguesa n° 44-46, pag. 88: Doc. 16024. Fe de muerte del general Don Esteban de Alcázar, gobernador de Terrenate. 28 de Enero 1636. 67-6-27

104 AGI: “Petición de Diego de Azcueta de gobierno de Terrenate” Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1636-09-22. Signatura: FILIPINAS,41,N.26

105 AGI: “Petición de Juan Grau sobre nuevo gobernador para Terrenate”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1637-03-16. Signatura: FILIPINAS,27,N.222

106 Memorial de Gaspar del Hierro, marido de Juana de Alcázar Tello, vecinos de la ciudad de Murcia, herederos del general Esteban de Alcázar, pidiendo que se de la ordinaria de difuntos para que se remitan los bienes de dicho general a estos reinos.. AGI: “Petición de herederos de Esteban de Alcázar de traer bienes”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1636-11-03. Signatura: FILIPINAS,5,N.461.

107 AGI: “Peticiones del fiscal Alvarado sobre mercedes”. Signatura: FILIPINAS,20,R.1,N.1. Fecha formación: 1607-04-04. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,20,R.1,N.1

108 AGI: “JUAN DE ALVARADO DE BRACAMONTE”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1608-03-01. Signatura: CONTRATACION,5308,N.1,R.31

109 AGI: “Traslado del fiscal de Manila a Panamá por cargos”. Signatura: FILIPINAS,329,L.2,F.280R-280V. Fecha creación: 1619-02-19, Madrid. Código de referencia: ES.41091.AGI/25//FILIPINAS,329,L.2,F.280R-280V

110 AGI: “Petición de Isabel de Alvarado sobre encomienda que heredó”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1637-05-22. Signatura: FILIPINAS,41,N.32

111 AGI: “Consulta sobre merced a Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1637-07-23. Signatura: FILIPINAS,2,N.3

112 AGI: “Concesión a Isabel de Alvarado sobre su encomienda”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1637-12-16. Signatura: FILIPINAS,347,L.2,F.34R-36V

113 AGI: “Aviso de la Contaduría sobre despacho de Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1638-02-20. Signatura: FILIPINAS,5,N.472

114 Che in alcuni documenti è erroneamente chiamato Bartolomé. “Petición de Domínguez Abarca sobre las encomiendas de Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1642-05-03. Signatura: FILIPINAS,41,N.75

115 AGI: “Consulta sobre merced a Bartolomé Domínguez Abarca”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1639-10-31. Signatura: FILIPINAS,2,N.28

116 AGI: “Confirmación de encomienda de Filipinas”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1639-10-10. Signatura: FILIPINAS,49,N.40

117 Potrebbe essere San Miguel Acocotla in Atlixco, Puebla.

118 AGI: “Orden sobre encomienda de Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1640-03-11. Signatura: FILIPINAS,347,L.2,F.146V-150R

119 AGI: “Petición de Domínguez Abarca sobre las encomiendas de Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1642-05-03. Signatura: FILIPINAS,41,N.75

120 AGI: “Concesión de merced a Isabel de Alvarado”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1642-07-19. Signatura: FILIPINAS,347,L.3,F.7V-12V

121 AGI: “Orden de cobrar a Domínguez, Castillo y Erbite”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1653-02-01. Signatura: FILIPINAS,348,L.4,F.68R-70R. Real Cédula a Juan de Bolívar y Cruz, fiscal de la Audiencia de Manila, sobre la cobranza de lo procedido de los efectos de Bartolomé Domínguez Abarca, Hernando del Castillo y Sebastián Erbite. (Cat. 19336)

122 AGI: “Orden de cobrar a Domínguez, Castillo y Erbite”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1653-02-01. Signatura: FILIPINAS,348,L.4,F.70R. Asiento del despacho de una Real Cédula al presidente y oidores de la Audiencia de Manila sobre la cobranza de lo procedido de los efectos de Bartolomé Domínguez Abarca, Hernando del Castillo y Sebastián Erbite. (Cat. 19336)

123 AGI: “Orden de cobrar a Domínguez, Castillo y Erbite”. Archivo: Archivo General de Indias. Fechas: 1653-02-01. Signatura: FILIPINAS,348,L.4,F.70R. Asiento del despacho de una Real Cédula a los oficiales de la Real Hacienda de Filipinas sobre la cobranza de lo procedido de los efectos de Bartolomé Domínguez Abarca, Hernando del Castillo y Sebastián Erbite.

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