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La fallita spedizione di Don Juan de Silva contro gli Olandesi nelle Indie Orientali (1612-1616)

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Scritto da Marco Ramerini

Piccolo estratto dal mio studio: “La presenza Spagnola alle Isole Molucche, 1606-1663”

Nei propositi del governatore delle Filippine Don Juan de Silva, una grossa spedizione congiunta tra spagnoli e portoghesi doveva riuscire a sbaragliare una volta per tutte le forze olandesi presenti nelle isole indonesiane. Anche gli olandesi si mostrarono timorosi di una tale spedizione (“Generale Missiven” vol. I pp. 37-38). Nel 1612 allo scopo di accordarsi con il viceré dell’India portoghese, de Silva aveva inviato in India l’ex governatore di Ternate Cristobal de Azcueta ma l’intera spedizione scomparse in un naufragio avvenuto tra Manila e Macao.

Il governatore delle Filippine non si perse d’animo e questa volta affidò l’incarico di raggiungere Goa a due gesuiti, essi erano il padre Pedro Gomes, rettore della compagnia a Ternate e il padre Juan de Ribera capo del collegio di Manila. I due gesuiti partirono sul finire del 1614 (Ribera partì il 21 novembre 1514 dal porto di Cavite) in due flotte diverse alla volta di Goa, dove giunsero senza problemi nel 1615. L’accordo che i due padri raggiunsero con il viceré portò i portoghesi a contribuire con 4 grossi galeoni che vennero inviati alla volta di Malacca.

Il padre Pedro Gomez, ritornò a Manila nel luglio 1615 per avvertire il governatore dei risultati della spedizione e per far presente che i 4 galeoni sarebbero presto partiti per le Filippine. De Silva, stava preparando una grande flotta. Egli per procurare artiglieria per questa spedizione indebolì le difese della città di Manila con gravi rischi in caso di attacco alla città da parte degli olandesi.

Non vedendo arrivare i galeoni portoghesi che gli erano stati promessi, pensò di andare loro incontro. Nonostante il parere negativo di molti suoi subordinati egli decise di partire nel febbraio 1616 alla volta di Malacca, invece di dirigersi subito verso le Molucche dove sembra che Jeronimo de Silva, avevesse già concluso accordi con gli indigeni delle isole di Maquien e Motiel che in caso di arrivo di questa grande spedizione essi si sarebbero ribellati agli olandesi e avrebbero aiutato gli spagnoli.[1]

Il governatore godeva di cattiva salute sembra che la malattia si fosse già manifestata prima della partenza da Manila. Ci sono testimonianze della malferma salute del governatore fin dalla prima spedizione alle Molucche del 1611. Egli già diverse volte aveva inviato petizioni al Re per essere sostituito nel suo incarico e per poter tornare in patria.

Il 9 febbraio 1616, comunque, il governatore delle Filippine, partì da Manila alla testa di una grande spedizione composta da 10 grossi galeoni, 4 galee, un patacco e altre imbarcazioni minori. I galeoni erano la capitania “Salvadora” di 2000 tonnellate di stazza, la almiranta “San Marcos” di 1700 tonnellate, i due galeoni “San Juan Bautista” e “Espiritu Santo” ognuno di 1300 tonnellate, e poi più piccoli i galeoni “San Miguel” (800 tonnellate), “San Felipe” (800 t.) , “Nuestra Señora de Guadalupe” (700 t.), “Santiago” (700 t.), “San Andres” (500 t.), “San Lorenço” (400 t.). Su tale flotta erano imbarcati 5000 uomini tra soldati e marinai, dei quali poco meno di 2000 spagnoli, era presente anche un unità di fanteria di soldati giapponesi, per finire erano circa trecento i pezzi di artiglieria imbarcati sulle navi. Presero parte alla spedizione anche 6 gesuiti.

La flotta era la maggior armata vista nelle isole ci dice il padre Colin, che si meraviglia che “en tierra tan recien conquistada, y poblada de Españoles, y la mas remota, y distante de toda su monarchia, pudiesse llegar a quaxarse una tal maquina”. Egli si diresse verso lo stretto di Malacca, dove nelle sue intenzioni doveva unire le sue forze con un armata portoghese e insieme attaccare prima la fattoria olandese di Giava e poi le basi olandesi nelle isole Molucche.

Ma la flotta portoghese inviata dal vicerè da Goa, era già stata completamente distrutta nella vicinanze di Malacca, essa venne attaccata da navi olandesi e i portoghesi per impedire la cattura da parte degli olandesi dei grossi galeoni furono costretti a bruciarli.

L’armata spagnola entrò nello stretto di Singapore il 25 febbraio 1616. Dallo stretto di Singapore, de Silva inviò con un “socorro” a Ternate Juan Gutierrez Paramo, con nuovamente l’incarico di sergente maggiore.[2] Probabilmente assieme a Paramo venne inviato a Ternate anche Juan de la Umbria.[3] Le condizioni di salute di de Silva peggiorarono e il 19 aprile 1616 dopo undici giorni di sofferenza spirò nella città di Malacca. Tutta l’impresa si concluse in un colossale fiasco, niente fu fatto contro gli olandesi e la morte di de Silva a Malacca, avvenuta poco dopo il suo arrivo, causò la fine ingloriosa di questa spedizione.

L’armata ritornò a Manila agli inizi del giugno del 1616.[4] Inoltre a causa delle febbri e delle malattie che colpirono la flotta durante la permanenza a Malacca e nello stretto di Singapore, gran parte degli uomini della flotta morirono, le navi fecero ritorno a Manila “sin jente”. [5])

La decisione di de Silva di passare prima da Malacca invece che di puntare direttamente sulle Molucche è alquanto strana, anche considerando che i galeoni portoghesi dovevano secondo gli accordi raggiunger le Filippine per unirsi alla flotta spagnola. All’epoca della partenza da Manila di de Silva essi dovevano essere arrivati da tempo se non fossero stati intercettati dagli olandesi. Stranamente de Silva volle comunque tentare di unire le proprie forze con quelle portoghesi nonostante questa volta avesse ai suoi comandi una grossa e importante forza navale e la posizione degli olandesi nelle Molucche fosse molto precaria come ci informano diversi testimoni, “el enemigo estua flaco en aquella saçon”. Secondo Vergara era certo che se la flotta spagnola si fosse recata senza indugio direttamente alle Molucche senza passare da Malacca, gran parte delle isole sarebbe stata conquistata dagli spagnoli.[5]

NOTE:

[1] Correspondencia””, Jeronimo de Silva, pp. 284-285
[2] AGI: “Confirmación de encomienda de Filipinas. Juan Gutierrez Paramo. 10-03-1625”, Filipinas,48,N.1
[3] AGI: “Confirmación de encomienda de Marinduque, etc. Juan de la Umbria. 02-10-1623”, Filipinas,47,N.60
[4] Per ulteriori informazioni su questa spedizione vedi l’estesa relazione data in: (Colin-Pastells “Labor Evangelica” vol. III pp. 581-646)
[5] AGI: “Carta de Lucas de Vergara Gaviria al Rey defensa Maluco. Terrenate, 31 maggio 1619” Patronato, 47, R. 37

AGI= Archivo General de Indias, Sevilla, Spain

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